Tra le molte iniziative che l’esecutivo Conte bis era pronto ad approvare ma che con la crisi di governo ha subito un inevitabile rallentamento figura anche la proposta dell’Assegno unico 200€ alle famiglie con figli minori di 21 anni già a partire dal 1° luglio 2021. L’iniziativa sembrava essere salva con la riconferma della “renziana”, nonché madrina dell’Assegno unico, Elena Bonetti al ministero della Famiglia. Tuttavia, preoccupa il cambio di governo e l’apparente incertezza del nuovo premier Mario Draghi rispetto a quanto confermato in precedenza.
A darne evidenza è il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“L’assenza di espliciti riferimenti nel discorso di insediamento di Draghi ha fatto pensare al rischio di ripensamenti. Il Ddl è fermo da mesi al Senato in attesa del via libera, dopo l’ok unanime della Camera arrivato già l’estate scorsa. La commissione Lavoro di Palazzo Madama dovrebbe solo passare al voto degli emendamenti, ma il processo è in stand by da mesi ed è stato “congelato” dalla crisi. Gli uffici del ministero della Famiglia stavano già lavorando ai decreti attuativi e hanno continuato fino alle dimissioni di Elena Bonetti, oggi riconfermata. Potrebbero, quindi, vedere la luce in fretta una volta incassato l’ok alla delega”.
Non resta dunque che attendere le decisioni che verranno prese dal nuovo Esecutivo, nella speranza che l’Assegno unico venga confermato ed effettivamente erogato nella misura minima di 200€ a famiglia, anche se inizia seriamente a profilarsi l’ipotesi che vedrà la luce ben dopo la data di inizio estate inizialmente stabilita.
(In foto la Ministra Elena Bonetti durante il giuramento con il Capo dello Stato Mattarella e il Premier Draghi)