Al termine di una giornata caratterizzata dall’accredito dei 265 milioni attesi dal Fondo Artigiani per pagare la cassa integrazione ai lavoratori, arriva il comunicato stampa della UIL attraverso la Segretaria Confederale Ivana Confederale che chiarisce qualcosa in più su come saranno “spesi” questi milioni nelle prossime ore.
La Veronese sottolinea che questi serviranno ”per pagare prestazioni il cui diritto è maturato nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, per alcuni anche nei mesi precedenti“, fino dunque all’estate scorsa, come anticipato in una news di TuttoLavoro24.it pubblicata ieri.
“Somme che, come di consueto, verranno tutte distribuite nell’arco di un paio di giornate”, continua allundendo chiaramente ad una disponibilità delle risorse grosso modo da lunedì 8 marzo (i tempi bancari sono determinanti in tale senso).
Ma nei prossimi giorni FSBA dovrà tornare a lavoro al fine di “valutare il fabbisogno per chiudere definitivamente l’anno 2020 e aver conferite le risorse per cominciare a corrispondere gennaio, febbraio e mesi successivi. Senza ritardi e rimpalli burocratici, questa volta si spera”.
Dunque la UIL dice chiaramento che il Fondo Artigiani non ha chiuso definitivamente il fabbisogno del 2020, il che significa solo una cosa: non tutti i lavoratori riceveranno le competenze del 2020. E’ assai probabile quindi che oltre alla mensilità di dicembre che doveva essere rendicontata dai consulenti entro il 31 dicembre 2020 – lo hanno fatto tutti? – manchino all’interno del fabbisogno manifestato da FSBA al Ministero del Lavoro altre mensilità o perchè non caricate o perchè caricate erroneamente.
Insomma, dice la UIL, se i consulenti non hanno completato correttamente la domanda di assegno ordinario e caricata entro il 31 gennaio, il Ministero non poteva “conoscere” gli importi di quelle domande e quindi ricomprenderli nel maxi-bonifico a Fsba, ecco perchè una parte – ci auguriamo minima – di lavoratori potrebbero non ricevere le competenze a chiusura del 2020.