E’ stato approvato ieri il nuovo Decreto Covid, il secondo del governo guidato da Mario Draghi, che dispone le nuove restrizioni per contrastare l’emergenza pandemica (per approfondire clicca qui). Il Decreto, stando a quanto si apprende da fonti di stampa, contiene anche delle norme che introducono i Congedi Covid o, in alternativa il Bonus babysitter, per i genitori costretti a rimanere a casa per la cura dei figli a seguito del dilagare delle zone rosse.
Lo sottolinea il manifesto in edicola oggi:
“Come chiesto dagli enti locali, sono arrivati anche gli aiuti alle famiglie: congedi parentali, bonus babysitter e smartworking (290milioni di euro previsti). Adesso si attendono anche i ristori. La ministra della Famiglia, Elena Bonetti: «I congedi saranno retroattivi dal 1 gennaio 2021 e retribuiti al 50% sotto i 14 anni. Dai 14 ai 16 saranno usufruibili senza retribuzione. Diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni. Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari e le forze dell’ordine abbiamo previsto il bonus baby sitter fino a 100 euro alla settimana»”.
Dunque il provvedimento contiene misure a favore di lavoratori dipendenti e autonomi, questi ultimi fino ad ora esclusi da ogni forma di sostegno (fatta eccezione del Congedo Covid previsto dal Decreto Cura Italia dell’anno scorso).
Gli autonomi, ma anche il personale sanitario e delle forze dell’ordine (insomma coloro che devono prestare un servizio essenziale), avranno diritto ad un Bonus baby-sitter fino a 100 euro a settimana.
I lavoratori dipendenti invece avranno diritto ai congedi parentali Covid retribuiti al 50% per i figli fino a 14 anni, mentre coloro che hanno i figli dai 14 ai 16 e devono assentarsi da lavoro per stare a casa con loro non avranno diritto ad alcuna retribuzione.
Misura, quest’ultima, evidentemente iniqua che priva di ogni tutela economica i lavoratori e le lavoratrici che dovranno assentarsi dal lavoro per restare a casa con i figli, e che pone seri interrogativi sulla credibilità di una classe politica, oltre che del Governo Draghi, che appena 5 giorni fa in occasione della Festa delle donne dichiarava di voler avviare politiche di genere e a favore delle pari opportunità e per recuperare il gap salariale tra uomo e donna.
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