Roma, 22 marzo 2021 – Il 26 marzo verrà depenalizzato il reato che punisce con la denuncia, l’arresto, la chiusura del negozio o dello stabilimento o la revoca della licenza, chiunque non rispetti le norme igieniche per la conservazione dei prodotti alimentari o venda cibi avariati, scaduti, alterati, pericolosi per la salute umana.
Tutto questo è inconcepibile – dichiara Andrea Di Palma, Segretario di Adiconsum nazionale – Mai avremmo immaginato, soprattutto alla luce delle drammatiche conseguenze dell’attuale pandemia, che si sarebbe arrivati a cancellare una norma che si è dimostrata in questi anni un efficace deterrente contro le frodi alimentari, garantendo la sicurezza e la salute delle persone, soprattutto in un Paese con un “Made In” conosciuto in tutto il mondo e con il maggior numero di prodotti con marchio di qualità DOC, DOP, IGP, ecc..
Il mancato rispetto delle norme igieniche e della vendita di cibi non rispondenti alle norme di salubrità non può essere essere affidato ad una sanzione al massimo di 3.000 euro – afferma Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – Sappiamo bene che una semplice multa amministrativa, tra l’altro di valore modesto a nostro avviso, farebbe perdere qualsiasi potere deterrente nella lotta alle frodi alimentari, per non parlare delle gravi conseguenze a cui verrebbero esposti i consumatori di ogni fascia di età.
Ecco perché – conclude De Masi – chiediamo al Parlamento di correggere subito il decreto legislativo 27/2021 ripristinando l’articolo
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Fonte: cisl.it