Il 29 marzo scorso si è riunito, in presenza e in video conferenza, il Coordinamento Fim Fiom Uilm Wartsila per esaminare la difficile situazione del gruppo determinatasi nei siti di Trieste, Genova e Napoli.
L’attenzione è stata rivolta alle legittime preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori rispetto ai vuoti di lavoro e alla mancata conferma di ordini nella divisione Energy per lo stabilimento di Trieste e la scarsa visibilità di commesse nella divisione Service di Trieste e delle basi di Genova e Napoli, con il conseguente ricorso alla cassa integrazione Covid-19 che penalizza operai ed impiegati del gruppo.
Una situazione che conferma le criticità legate agli effetti della pandemia su tutto il sistema delle manutenzioni del settore crocieristico e dei trasporti marittimi insieme alle difficoltà aziendali nell’acquisire nuove commesse di lavoro in un settore, quello energetico, che offre invece importanti opportunità di sviluppo anche a seguito delle ingenti risorse messe a disposizione dalle scelte di politica economica ed industriale della comunità europea e dello stesso governo italiano.
La discussione dei delegati e delle delegate del Coordinamento si è inoltre soffermata sulla necessità di addivenire ad un accordo sullo smartworking e sul sistema premiante legato al Pdr e sull’urgenza di rafforzare gli organici produttivi dello stabilimento di Trieste anche qualificando il lavoro in appalto.
Sfidare il management a scelte industriali finalizzate ad uscire dalle difficoltà di mercato, garantire l’occupazione e il reddito dei lavoratori, rilanciare gli investimenti e l’innovazione dei prodotti, estendere nuovi diritti, queste restano le priorità del sindacato su cui aprire un urgente confronto con la Direzione Wartsila Italia.
In tal senso il Coordinamento nazionale è riconvocato il 28 e 29 aprile, in presenza a Trieste, per l’avvio di un confronto con l’azienda finalizzato a trovare positive soluzioni ai temi sopra riportati.
Il Coordinamento Sindacale Nazionale
FIM-FIOM-UILM della Wärtsilä Italia
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 30 marzo 2021
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Fonte: fiom-cgil.it