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Lavoro. Sbarra: “Ora serve confronto su Recovery Plan, investimenti, tutele dai licenziamenti, sostegni al reddito, formazione”

Roma, 8 aprile 2021 – “Dobbiamo far tesoro del clima positivo di collaborazione che ha dato i suoi positivi frutti con il patto sull’innovazione della Pubblica Amministrazione e con la firma dei protocolli sulla sicurezza ed il piano vaccinazione. Ecco perchè abbiamo chiesto al Premier Draghi di aprire a Palazzo Chigi un confronto vero sull’utilizzo efficace dei fondi del Recovery Plan, sapendo che le tutele dai licenziamenti, i sostegni al reddito, la formazione ed il rilancio degli investimenti pubblici e privati sono le quattro priorità che devono camminare insieme”. É quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un intervento oggi su “Il Messaggero”.
“Dobbiamo fissare e condividere gli obiettivi da raggiungere e soprattutto verificare l’attuazione della programmazione, i tempi, le ricadute economiche, sociali ed occupazionali, la garanzie di trasparenza, legalità e sicurezza dei lavoratori. Ciascuno deve dare responsabilmente il proprio contributo – aggiunge Sbarra. “Occorrono coerenza e scelte di campo forti, come può essere una fiscalità agevolata e strutturale per le imprese che investono nel Sud, decontribuzioni forti per le assunzioni di giovani e donne, un grande piano di modernizzazione delle infrastrutture materiali ed immateriali, investimenti nella sanità pubblica, nella banda larga, nella scuola, nella ricerca, nell’università”. 
Per il leader Cisl “c’è un senso di frustrazione e di sfiducia collettiva che vanno arginati con provvedimenti di alto profilo. Rinnoveremo la richiesta al Governo Draghi di prorogare la fine del blocco dei licenziamenti per tutti i datori di lavoro oltre la data del 30 giugno, superando le distinzioni previste dal Decreto Sostegni, prolungando in parallelo, la cassa integrazione covid ed estendendo le indennità covid a tutte le categorie escluse. Non è possibile, a fronte di tale scenario, pensare di lasciare le persone senza una rete di sicurezza almeno fino a quando sarà terminata la campagna vaccinale e l’emergenza sanitaria. Ma serve anche un piano straordinario sulla formazione dei lavoratori per aiutare le imprese a consolidare e rinnovare le professionalità interne. Bisogna assicurare l’assegno di ricollocazione ai lavoratori dal primo giorno di disoccupazione, allungando la durata della Naspi per i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro nel corso del 2021”. 
Sbarra aggiunge anche che il Paese ha bisogno di una nuova politica industriale capace di salvaguardare produzioni e posti di lavoro, coniugando lo sviluppo e la tutela dell’ambiente. “La Cisl è pronta a questa nuova stagione di concertazione per tenere insieme governo dell’emergenza e visione strategica, mettendo al centro responsabilità, innovazione, partecipazione”.

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Fonte: cisl.it

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