Si avvicina il venerdì che, come consuetudine da ormai qualche mese, significa il monitoraggio da parte dell’Iss dei dati trasmessi dalle regioni italiane per rivalutare il loro posizionamento all’interno delle zone di rischio, seguito poi dalle ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Secondo il nuovo decreto, in vigore da ieri fino al 30 aprile, non saranno previste zone gialle fino a quella data, quindi le regioni possono solo sperare di passare o rimanere in arancione.
Secondo quanto si apprende dal quotidiano La Repubblica in edicola oggi, la novità potrebbe portare il monitoraggio di domani è che dalla prossima settimana la maggior parte delle regioni andrebbero in arancione, mentre solo due sono destinate a rimanere in rosso. Si legge infatti che “Lo sperano ben sette delle nove regioni attualmente in rosso che, negli ultimi giorni, hanno visto l’incidenza dei contagi scendere al di sotto della soglia dei 250 ogni 100.000 abitanti che il governo Draghi ha indicato come nuovo parametro (oltre l’Rt e l’indice di rischio) per imporre ai territori le restrizioni più dure. E dunque delle nove regioni con le restrizioni più dure, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Calabria potrebbero già oggi avere numeri da arancione, mentre Valle d’Aosta e Campania non hanno speranze di lasciare il rosso“.
Questo miglioramento sembrerebbe derivare dal fatto che durante il weekend di Pasqua è diminuito il numero dei tamponi effettuati e di conseguenza anche il numero di positivi. Come sempre, tuttavia, bisognerà aspettare la decisione presa domani dal ministro Speranza che potrà confermare o meno il quadro delineato.
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