Sulla fine del blocco dei licenziamenti economici previsto per il 30 giugno prossimo per le imprese industriali e dell’edilizia (industria e artigiani) si registra nella giornata ieri un inedito ‘fronte comune’ tra la Banca d’Italia e la Corte dei Conti.
Secondo ‘Bankitalia”, sentita in audizione alla commissione Bilancio e Finanze del Senato a proposito del Decreto Sostegni, ”il blocco dei licenziamenti è un’eccezione nel contesto europeo. Rappresenta una forma temporanea di tutela dei lavoratori a fronte di una elevata incertezza macroeconomica, che tuttavia può rallentare i processi di riorganizzazione aziendale e la riallocazione dei lavoratori tra imprese’‘..
Del medesimo avviso è la Magistratura contabile: “di rilievo è la decisione assunta in tema di blocco dei licenziamenti. Se appare condivisibile la scelta di vincolare l’impresa che usufruisce appieno degli ammortizzatori sociali a mantenere in piedi il rapporto di lavoro, occorre evitare che risulti, nei fatti, ritardata l’emersione di realtà aziendali che necessitano di profondi processi di ristrutturazione e risanamento”.
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