Tutto è iniziato ieri quando in un’intervista al quotidiano La Stampa il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha lanciato l’idea – ispirandosi alla Grecia – di tutelare la prossima stagione turistica, sul piano sanitario e quindi economico, realizzando le cosiddette “isole Covid free”.
La proposta ha fatto emergere molte divisioni nel mondo politico, trasversali a tutti gli schieramenti, tese più che altro a difendere interessi locali ed economici che politici, con in testa le Regioni prive di isole che l’hanno bocciata come ‘discriminatoria’, poichè andrebbe tutta a tutela di Regioni che vantano isole oppure sono esse stesse un’isola (Sicilia e Sardegna).
Fa una sintesi del dibattito attorno alle ‘isole Covid free’ il quotidiano Il Giornale in edicola oggi che mette in evidenza come sia tratti di un tema di stretto interesse economico e strategico per l’economia e il lavoro nel nostro Paese, non solo per il turismo ma anche per l’intera filiera.
Fino al punto che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca avrebbe preso una posizione netta parlando ieri da Benevento:
“La punta di diamante della polemica però resta sempre il campano De Luca che rivendica alla sua regione di ‘essere una delle più rigorose d’Italia’ ma spiega di aver annunciato al Commissario Figliuolo che ‘una volta completati gli ultra-ottantenni e i fragili non intendiamo proseguire per fasce d’età’ per ‘privilegiare un comparto importante come quello turistico che non può essere vaccinato ad agosto’. La risposta ufficiale del Commissario non si fa attendere: ‘l’obiettivo è mettere al sicuro le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere con le categorie produttive‘”.
Dunque secondo quanto riporta il quotidiano milanese il Commissario all’emergenza, che ha il compito di gestire l’intera campagna vaccinale, non avrebbe chiuso la porta all’ipotesi di procedere ”per categorie produttive”, ma solo dopo che sono stati messi in sicurezza gli anziani.
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