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Bozza Decreto Covid, cambia tutto: Scuola ancora in Dad e stato emergenza al 31 luglio

Inizia a circolare la prima bozza del nuovo Decreto Covid i cui contenuti principali sono stati anticipati in conferenza stampa venerdì scorso dal premier Mario Draghi e dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Dal 26 aprile si conferma dunque il ritorno alle zone gialle con riapertura dei ristoranti anche di sera ma all’aperto. Ritorno al cinema, spettacoli, teatro, con riduzione delle presenze in platea. Sono questi i principali provvedimenti che il Governo si appresta a varare entro domani.

Le novità riguardano la Scuola. A differenza di quanto annunciato (ritorno in aula al 100%) il Governo ha cambiato impostazione, anche a seguito delle forti spinte regionali a trovare soluzioni più realistiche e adeguate.

Cosa prevede il nuovo Decreto Covid lo anticipa Ansa.it che ha potuto leggere la bozza che circola in queste ore, che conferma la continuazione della Didattica in presenza. Si prevede che le scuole superiori potranno adottare “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica” affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza “ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca” mentre in zona gialla e arancione la didattica in aula deve essere garantita “ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”. Queste regole, “non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni” ad eccezione dei casi di “eccezionale e straordinaria gravità” correlati all’emergenza Covid. 

Inoltre, prosegue Ansa, su richiesta del Governo il Comitato tecnico scientifico ha dato parere favorevole alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio. Un proroga che sarà ancora un volta utile a gestire al meglio tutte le misure di contenimento che il Governo dovrà varare nelle prossime settimane per mettere in protezione la popolazione e favorire la campagna vaccinale.

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