Prosegue il confronto tra il Ministero della Cultura e le parti sociali sul fronte delle tutele dei lavoratori nel settore dello spettacolo. La pandemia ha messo a nudo tutta la debolezza dello statuto protettivo attualmente vigente per i lavoratori dello spettacolo e dunque l’Esecutivo fa sapere che in un prossimo disegno di legge governativo intende intervenire per dare una risposta alle migliaia di lavoratori, che nelle scorse settimane sono scesi in piazza ancora una volta per richiamare l’attenzione delle istituzioni.
Il tavolo permanente Spettacolo e Cinema e Audiovisivo proseguirà nelle giornate del 28 e 29 aprile – fanno sapere dal sindacato alla redazione di TuttoLavoro24.it – e “il Ministero ci ha promesso anche un documento, una proposta di legge che valuteremo attentamente”.
Nel frattempo, intervenendo alla presentazione del nuovo Annuario SIAE dello Spettacolo 2020, il ministro Dario Franceschini ha anticipato alcune delle prossime decisioni governative.
In particolare, assicura il ministro in una nota, “gli aiuti continueranno anche in presenza di riaperture parziali e stiamo definendo un nuovo intervento normativo per ampliare le tutele dei lavoratori anche rendendo permanenti alcune delle protezioni introdotte in emergenza”.
Nessun dettaglio viene aggiunto, però da queste poche, scarne parole si può ipotizzare che da un lato il Governo intenderà proseguire con la politica dei ristori anche in considerazione della ‘ripartenza zoppa’ del settore (su tutti sale di cinema e teatri che hanno dovuto ridurre i loro posti, che per molti ha significato non riaprire) e dall’altra attraverso una forma di sostegno al reddito che probabilmente sarà molto simile al Bonus previsto per i lavoratori dello Spettacolo in questi mesi. La differenza, secondo quanto trapela dalle parole del Ministro, è che la misura sarà ‘permanente’ e non temporanea.
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