Roma, 28 aprile 2021. “Il progetto del Mobility Manager presentato dal Ministro Giovannini va nella direzione che come sindacato chiediamo da tempo: si attui rapidamente”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, a margine della riunione con i Segretari regionali della stessa Federazione.
“Il trasporto pubblico locale – prosegue Pellecchia – è nato come trasporto di massa e quindi non per garantire il distanziamento fisico fra i passeggeri. Se a ciò aggiungiamo le difficoltà nel vaccinare la popolazione, è evidente che bisogna trovare presto altre strade per proteggere i lavoratori e gli utenti del tpl stesso, atteso che non è possibile nell’immediato integrare con migliaia di autobus le flotte esistenti. È per questo che il mobility manager per noi è una delle soluzioni che possono contribuire a contrastare la diffusione del virus, visto che può organizzare il pendolarismo di città, grandi aziende e uffici pubblici. È una soluzione che come Fit-Cisl stiamo chiedendo da anni anche per dare maggiore qualità al trasporto pubblico: confidiamo che sia attuata rapidamente coinvolgendo anche le parti sociali. A questo proposito il Piano nazionale di ripresa e resilienza può fornire un assist prezioso, ma facendo molta attenzione, nell’affrontare il capitolo delle riforme, in special modo per il tema dell‘’apertura e contendibilità del mercato. Questo perché in passato i provvedimenti in materia di liberalizzazione non hanno tenuto in alcun conto gli aspetti legati al lavoro e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori aprendo, oltre che il mercato, anche la porta a sfruttamento e dumping contrattuale e salariale”.
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Fonte: cisl.it