Si va verso la somministrazione dei vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson anche a chi ha meno di 60, dunque anche a chi si colloca in una fascia di età per la quale questi vaccini non sono ‘raccomandati’, secondo le disposizioni del Ministero della Salute e dell’autorità europea del farmaco EMA. Improvvisamente è scomparso il rischio (raro) di trombosi che hanno portato gli esperti e poi le autorità governative ad orientarlo per gli over 60? No di certo. La questione è più semplice. Le forniture dei due vaccini sono imponenti e se si andasse avanti con ‘selettività’ si rischierebbe di ritardare la campagna di immunizzazione.
Lo mette in risalto, con una notizia di prima pagina il quotidiano Il Mattino in edicola oggi, che in proposito scrive:
“un atto ufficiale non c’è, ma ci sono dichiarazioni che confermano questo orientamento. Il generale Francesco Figliuolo, commissario per l’emergenza coronavirus, su AstraZeneca: ‘Il vaccino è idoneo per tutte le classi di età, la raccomandazione per gli over 60 è legata al bassissimo numero di casi con eventi collaterali gravi registrati’. Il passaggio che conta è idoneo per tutte le classi di età. Proprio da AstraZeneca sono attese le forniture di altre 2 milioni di dosi, mentre Figliuolo oggi ha confermato che ne saranno consegnate 2,2 milioni da Pfizer (il rifornimento più corposo fino ad oggi)”.
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