Continua ad essere al centro del confronto tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione delle forze di maggioranza il Decreto Sostegni bis. Proprio ieri è stata infatti trovata la quadra su questo provvedimento, si tratta di un accordo politico a cui stanno seguendo in queste ore riunioni tecniche volte a redigere il nuovo testo legislativo. Ciò che è emerso – ma si tratta di un conferma – è che ci sarà anche un ‘Pacchetto Lavoro’ che interverrà a favore di aziende e i lavoratori, a partire da quelli in cassa integrazione del settore turismo.
A riportare la notizia è il quotidiano La Repubblica, in edicola oggi, sulle cui colonne si legge che: “Tra le ultime novità per il settore turismo è prevista la decontribuzione dal 50 al 100 per cento per i lavoratori che escono dalla cassa integrazione in modo da costituire un paracadute per eventuali licenziamenti il cui blocco scade a giugno. Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando punta all’approvazione di questo pacchetto di misure, che comprende anche Naspi e contratti di espansione e solidarietà, per iniziare a tutelare i lavoratori che saranno colpiti dalla fine del blocco dei licenziamenti, in attesa che – dopo l’estate – venga approvata la riforma degli ammortizzatori sociali”.
Una decontribuzione sui lavoratori in cig dunque che farebbe passare lo sgravio del costo dei contributi dal 50 al 100 per cento. Obiettivo e senso di questa misura è spingere i datori di lavoro a riportare in azienda i lavoratori e ad interrompere la lunga scia di ricorso alla cassa integrazione Covid, in modo anche da innescare un meccanismo virtuoso che genererà comunque introiti per le casse pubbliche nonostante lo sgravio . Ricordiamo, infatti, che la cassa integrazione Covid per le imprese del turismo (Cig in deroga e Assegno ordinario) dura, se utilizzata in maniera continuativa, per le settimane fino alla fine del mese di ottobre.
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