E con le riaperture, ‘celebrate’ nella data del 26 aprile, ripartono le assunzioni. Assunzioni fondamentalmente stagionali e legate soprattutto al settore dei servizi collegati alla filiera del turismo ma anche nelle costruzioni, settore anche questo che vede fare tradizionalmente un balzo in avanti con la stagionale estiva.
A dare ampio spazio al tema è il quotidiano Il Mattino in edicola oggi che si sofferma anche sui numeri di questo rialzo occupazionale:
“la previsione di nuove assunzioni a maggio ammonta nel Mezzogiorno a oltre 95mila unità sul totale nazionale di circa 390mila, in linea con quelle del Nord est, meglio del Centro e inferiore al Nord ovest (116mila). La differenza su aprile è di circa 26mila unità in più, il dato più rilevante di tutte le macroaree, e di 20.910 unità rispetto a maggio 2020. Un piccolo spiraglio anche se parlare di inversione di rotta è decisamente prematuro o forse persino azzardato visto che rispetto a maggio 2019 il saldo resta negativo per circa 16mila occupati”.
Numeri che fanno ben sperare e che forse ancora non esprimono al meglio il potenziale occupazionale della nostra filiera turistica considerato che buona parte dei settori sono ancora fermi o per decreto o per assenza dei grandi flussi turistici: centri commerciali, parchi a tema, stabilimenti balneari, bus turistici, locali notturno, sale da ballo, ecc.
Le previsioni dunque restano più che positive e – secondo quanto scrive il quotidiano napoletano – sarà il turismo a trainare le nuove assunzioni:
“Sono infatti ben 262mila i nuovi contratti previsti in Italia dalle imprese operano nei servizi, 67mila in particolare nella ristorazione e della filiera del turismo. Ma anche le attività ricreative, culturali, gli altri servizi alla persona (circa 50mila) e le attività commerciali (circa 46mila) ribadiscono una nuova per quanto ancora modesta vitalità”.
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