HomeCronaca sindacaleJabil. Aggiornamendo del piano industriale

Jabil. Aggiornamendo del piano industriale

Il giorno 14 maggio 2021 in modalità videoconferenza si è tenuto un incontro tra il Mise, la società Jabil e le organizzazioni sindacali.

La società Jabil ha ribadito l’impegno a mantenere sul territorio di Marcianise una realtà industriale, a tal fine ha illustrato un piano industriale che cambia la missione produttiva dello stabilimento, infatti le attività future non prevedono la produzione delle schede elettroniche (sempre più colpite da riduzione di prezzi di vendita e quindi difficili da mantenere come produzione in Italia) ma bensì l’assemblaggio di prodotti finiti con particolare attenzione a settori della green economy dell’areospace e difesa.

La Jabil ha comunicato che la saturazione al momento prevista nel triennio 2021/2023 è di 250 lavoratori su un organico attuale di 480.

La Jabil ha dichiarato che la società T.M.E. è interessata a continuare a ricollocare ulteriori 150-200 lavoratori.

La stessa T.M.E. ha illustrato il proprio progetto, con l’inserimento di 50 lavoratori presso lo stabilimento di Portico di Caserta entro luglio 2021 e gli altri presso uno stabilimento che verrà prossimamente individuato a gruppi di 50 persone ogni trimestre sino a raggiungere il numero di 200.

Le Organizzazioni sindacali hanno manifestato al viceministro Todde le proprie perplessità ribadendo che ancora una volta la Jabil presenta un piano a ribasso occupazionale.

Solo un anno fa all’incontro governativo dichiarava la saturazione di 350 lavoratori e oggi scende a 250, ancora.

Il piano industriale illustrato ha bisogno di notevoli approfondimenti, soprattutto rispetto ai reali volumi produttivi già in portafoglio, agli investimenti previsti.

Ribadiamo alla Jabil che la vera soluzione è il lavoro, gli strumenti di ammortizzatori sociali comunque indispensabili devono servire per un rilancio, cosi come le ricollocazioni rappresentano una vera opportunità solo con l’inserimento immediato dei lavoratori nei processi produttivi.

Chiediamo al Mise un attento monitoraggio sia per quanto attiene gli impegni della multinazionale finora sempre disattesi con riduzioni di personale, che possono anche prefigurare un forte ridimensionamento o addirittura abbandono dal territori e delle ricollocazioni già avvenute, come SoftLab e Orefice, che al momento sono fortemente in difficoltà con un impiego dei lavoratori minimo o addirittura inesistente, e l’utilizzo costante e continuo di cassa integrazione.

Alla Regione Campania e al Governo chiediamo di mettere a disposizione di chi vuole realmente creare occupazioni lavorative tutte le opportunità previste anche in riferimento ai notevoli investimenti previsti dall’Europa. il Mise ha dichiarato che farà approfondimenti di quanto discusso nell’incontro e convocherà una riunione per la fine di maggio.

 

Fim, Fiom, Uilm, Failms nazionali

Roma, 17 maggio 2021

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Fonte: fiom-cgil.it

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