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Lazio. Sindacati: “Continuano le morti sul lavoro, una strage che non diminuisce. Oggi  assemblee nei luoghi di lavoro!

 

 

“Continuano le morti sui posti di lavoro. Una vera e propria strage che purtroppo non accenna a diminuire. Secondo i dati INAIL, nel primo trimestre del 2021 si sono registrati 19 infortuni sul lavoro con esito mortale (nello stesso periodo del 2020 erano stati 7). E’ necessario dunque intervenire subito con azioni efficaci che prevedano una diffusa sensibilizzazione, formazione, rispetto dei contratti nazionali e delle norme di sicurezza per arrestare questa tragedia che appare senza sosta”. 
Cosi’, in una nota, Cgil Cisl e Uil Lazio che daranno il via, a partire da oggi, a una settimana di mobilitazione attraverso assemblee sui luoghi di lavoro che si concluderanno il 27 maggio con un sit-in davanti la Regione Lazio. 
“Molte le richieste considerate prioritarie. Tra queste, un’adeguata preparazione per tutti i lavoratori, inclusi i datori di lavoro e coloro che intendono aprire un’attività. Ma anche la necessità di inserire nei programmi scolastici, almeno delle scuole superiori, la materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Perché – spiegano i sindacati – è nelle scuole che si formano le future generazioni e devono essere messe in condizioni di poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro, l’importanza di proteggersi sui luoghi di lavoro perché rispettare le norme per la sicurezza, non è questione burocratica ma significa rispettare la vita propria e altrui”. 
“Inoltre – proseguono – bisogna migliorare le ispezioni in quantità, qualità e frequenza attraverso la giusta e necessaria riforma del livello istituzionale di indirizzo e programmazione, l’integrazione delle banche dati disponibili, lo sviluppo di tutti i servizi di prevenzione e attraverso la realizzazione di una anagrafe consultabile e utilizzabile presso le sedi regionali dell’INAIL. Occorre investire, tramite l’INAIL, risorse sulla ricerca, sia per proteggere i lavoratori e le lavoratrici utilizzando la tecnologia innovativa, sia per accompagnare le modifiche ormai veloci delle modalità lavorative, per mettere al centro la protezione della persona”. “La proposta di legge regionale su salute e sicurezza, da noi sostenuta e che tra pochi giorni comincerà il proprio iter in consiglio regionale – precisano – rappresenta l’occasione per tornare a investire risorse umane ed economiche finalizzate alla prevenzione e alla vigilanza nei luoghi di lavoro. Da troppo tempo i servizi di prevenzione e protezione, di competenza delle ASL, vivono una condizione di sottorganico non più sostenibile. La pandemia ha ulteriormente rafforzato la nostra convinzione che se si vuole investire sulla salute come diritto universale, dentro e fuori i luoghi di lavoro, serve rafforzare i servizi PRESAL e la loro dotazione organica”.
“Infine – conclude la nota – è opportuno rafforzare la rappresentanza sindacale dei lavoratori in tutti i contesti e valorizzare la contrattazione come misura di prevenzione prevedendo il rispetto degli orari, dei turni, dell’organizzazione del lavoro come elemento cardine di miglioramento continuo”.

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Fonte: cisl.it

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