“Uniti per il lavoro” è il concorso giornalistico che è stato presentato questa mattina da Stampa Romana, Cgil, Cisl e Uil Lazio , a pochi giorni dalla chiusura del bando per partecipare. Il concorso è dedicato agli elaborati giornalistici che hanno raccontato nell’ultimo anno il mondo del lavoro regionale. “C’è bisogno di rimettere al centro una discussione sul lavoro, per questo va dedicato questo premio a tutto il mondo del lavoro – ha spiegato Luca Bozzi Segretario regionale Cisl Lazio. Un premio come questo è uno strumento utile per approfondire cosa succede nel lavoro perché solo così siamo in grado di cambiarne le condizioni”. continua Bozzi. “Ancora oggi continuiamo a sottacere delle condizioni sia di lavoro sia di sicurezza in maniera complessiva quando dovrebbero essere frutto di approfondimenti. Dobbiamo dare maggiore attenzione alle categorie più fragili: giovani, donne, disabili. A tutti quei lavoratori adulti e disoccupati. Bisogna riconsegnare a queste persone una speranza, a chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo. Ad esempio le donne nel Lazio, che sono a livello italiano quelle con maggiore grado di istruzione, con un un numero formidabile di laureate e professionalmente apprezzate, finiscono per cadere all’interno di quella modalità di lavoro che chiamiamo sommerso. Situazione che dovrà essere osservata con attenzione”. Sono anni che portiamo avanti la tesi che senza lavoro femminile non c’è crescita e che il problema delle donne va affrontato a se stante – ha aggiunto -. Quello che ci ha meravigliato è che le donne, che sono quelle che ora hanno perso di più il lavoro, sono quelle che hanno avuto un incremento più alto di morti sul lavoro. Questo è figlio del fatto che il lavoro non è più un valore positivo, i diritti sul lavoro vengono visti come privilegi e non diritti che vanno esercitati”.
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Fonte: cisl.it