HomeEvidenzaVaccini, approvata la somministrazione di Pfizer agli adolescenti

Vaccini, approvata la somministrazione di Pfizer agli adolescenti

L’Ema – Agenzia Europea del Farmaco – ha autorizzato la somministrazione del vaccino Pfizer/BioNtech, siero a mRna, con doppia dose entro 21 giorni anche ai ragazzi tra 12 e 15 anni. Con l’okay dell’Aifa, che dovrebbe arrivare tra un paio di giorni, a partire dal 3 giugno è previsto l’inizio della somministrazione delle prime dosi del vaccino anche per i più piccoli. Entro un paio di settimane, infatti – come precisa il quotidiano Il Giornale in edicola oggi – dovrebbero essere in arrivo dosi sufficienti per vaccinare anche i 2 milioni e 300mila giovani che secondo il commissario per l’emergenza sanitaria Francesco Figliuolo rappresentano la popolazione giovanile e che erano già stati inclusi nel piano delle vaccinazioni.

Ne Il Giornale in edicola oggi vengono messi in luce i vantaggi che la vaccinazione degli adolescenti può comportare, soprattutto a livello di istruzione:

L’incubo della scuola in Dad dovrebbe essere scongiurato. è vero che gli adolescenti rischiano poco in caso di contagio, ma senza di loro è impensabile raggiungere l’immunità di gregge e solo se gli studenti saranno vaccinati si potrà riaprire in sicurezza le scuole a settembre. Ma ci sono altri aspetti da rilevare, tutti positivi. Vaccinare i ragazzini serve a evitare che il virus circoli in sacche di soggetti suscettibili a scatenare nuove varianti. Inoltre, in questo modo si proteggono gli adulti fragili in famiglia e compagni di classe che il vaccino non lo possono fare”.

Tra i molti vantaggi della vaccinazione degli adolescenti, sicuramente i più importanti sono il contribuire a limitare la diffusione delle nuove varianti e a contenere rischio di contagiare quegli adulti e soggetti fragili, in famiglia e a scuola, che non possono o che non hanno ancora fatto il vaccino. La vaccinazione, inoltre, ha un risvolto positivo anche dal punto di vista della formazione degli adolescenti, che in questo modo potranno evitare da settembre il ritorno alla didattica a distanza e i disagi che la Dad comporta, sia per i genitori che per gli alunni.

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