In questi giorni si sta cercando una soluzione per il decreto Reclutamento, l’ultimo dei tre decreti previsti – insieme al decreto Semplificazioni e al decreto Governance – per chiudere la parte sulle assunzioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e mettere in questo modo in atto il Recovery Plan. Mentre gli altri due decreti sono stati approvati in tempo, entro il 31 maggio, il terzo – che deve essere messo a punto dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e da Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica – deve ancora essere approvato da circa una settimana, ma è probabile che l’approvazione non avvenga nella giornata di oggi, e slitti a venerdì o a lunedì prossimo.
Come scritto su La Stampa in edicola oggi, il Ministro Brunetta, anche per accelerare, sta cercando di far passare uno schema a due decreti, con un primo decreto più snello che contenga le norme generali di reclutamento, rinviando ad un secondo momento la parte più spinosa:
“L’Europa ha scritto chiaramente che i fondi del Recovery vanno utilizzati solo per chiamate strettamente legate ai progetti del piano. Per questo, per uscire dall’impasse la proposta sarebbe di rinviare a un secondo momento il calcolo del fabbisogno e di licenziare subito il decreto contenente il quadro normativo e la parte di reclutamento prevista, nero su bianco, sul Pnrr. E cioè 350 tecnici – unità di personale dirigenziale – che andranno a potenziare la Ragioneria generale al ministero dell’Economia, come da norma già inserita e poi stralciata dal decreto Semplificazioni; i mille esperti a supporto delle Regioni per la gestione delle semplificazioni e il monitoraggio e, infine, i 16mila laureati che andranno a comporre l’Ufficio del processo, per smaltire gli enormi arretrati della giustizia e aiutare i magistrati. Il resto delle assunzioni, nell’ordine di migliaia secondo Brunetta, andrà qualificato più avanti, quando saranno più chiari i progetti e si potrà concretamente valutare la fattibilità del fabbisogno dichiarato“.
Dunque in arrivo quasi 20mila assunzioni tra i vari comparti della Pubblica amministrazione, tuttavia secondo quanto riporta il quotidiano torinese i tempi potrebbero dilatarsi con lo sdoppiamento dei decreti da parte del Ministro Brunetta,
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