Proclamato, da oggi fino a domenica 13 giugno, lo sciopero nei negozi Accessorize. L’iniziativa è stata decisa dai sindacati a seguito della rottura delle trattative sul futuro delle circa 70 lavoratrici (una ventina delle quali nel milanese), che rischierebbero di rimanere senza occupazione dopo la decisione dell’azienda affidataria del marchio di abbandonare l’Italia. “A fine 2020 – osserva Massimiliano Genova, operatore della Fisascat Cisl di Milano – Melite Italia, la società che gestiva i 25 punti vendita nazionali, si era rivolta al Tribunale fallimentare per avviare le procedure di concordato preventivo, ovvero per cessare l’attività nel nostro Paese entro due anni. Da allora ci siamo mobilitati, abbiamo avviato delle trattative per trovare soluzioni per l’intero personale, ma ieri sera si è bloccato tutto”. Accessorize è un marchio specializzato in bigiotteria e accessori per l’abbigliamento. Prima dello scoppio della pandemia contava fra Milano e hinterland nove punti vendita (con 41 dipendenti), ridotti successivamente agli attuali quattro. Melite Italia è parte del Gruppo Melite, che ha sede centrale a Malta. “In questo settimane – aggiunge Genova – è emerso il nome di un possibile compratore che però vorrebbe acquisire solo parte dei punti vendita e, quindi, non assorbirebbe tutto il personale. Secondo le nostre stime resterebbero senza lavoro e senza prospettive circa 35 lavoratrici, di cui Melite Italia non intende farsi carico, né per una ricollocazione e neppure con un eventuale incentivo all’esodo. Le trattative si sono interrotte su questo punto”. Oggi i sindacati nazionali di categoria hanno chiesto una convocazione al Ministero della Sviluppo economico, mentre per venerdì 11 giugno è stato organizzato un presidio a Milano, in corso Vittorio Emanuele, angolo Galleria Passarella, nei pressi di uno dei negozi che non verrebbe rilevato dalla nuova proprietà. L’appuntamento è dalle ore 16 alle 18.
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Fonte: cisl.it