La Lega è sempre più padrona delle politiche del Governo Draghi. La mossa di Matteo Salvini di sostenere l’Esecutivo dell’ex Presidente BCE si sta dunque rivelando vincente.
Sembra esserne convinto il quotidiano Il Giornale in edicola oggi che a proposito delle ultime dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, di non voler appoggiare la linea della proroga del blocco dei licenziamenti in scadenza al 30 giugno, scrive:
“L’esponente leghista ha ricordato per il Ministro del Lavoro Andrea Orlando sta lavorando per l’appunto sta lavorando alla riforma degli ammortizzatori e che, soprattutto, ci sono settori che faranno più fatica a riprendere, mentre altri sono stati colpiti in modo minore. Ecco perché la risposta ‘deve essere graduata e differenziata’. Il protagonismo nel Governo Draghi dell’alter ego nel Carroccio di Matteo Salvini evidenzia come i rapporti di forza all’interno della maggioranza siano progressivamente mutati. Sebbene numericamente la parte più consistente nel Parlamento sia quella che sosteneva il Governo Conte bis dal punto di vista politico il centro destra è risultato determinante non solo in tema di riaperture ma anche per quanto riguarda i provvedimenti inerenti la semplificazione e la PA, interamente elaborati dal Ministro Renato Brunetta”.
Dunque M5S e PD sempre più ai margini nel Governo Draghi e il tema caldo del blocco dei licenziamenti, che i due partiti vorrebbero prorogare assecondando le richieste sindacali, sarà certamente l’ennesimo banco di prova di questo mutamento nei rapporti di forza nell’Esecutivo.
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