Gli incontri che abbiamo avuto finora con la Regione Toscana e le altre parti sociali regionali su linee strategiche e priorità d’intervento della nuova programmazione 2021-2027 del Fondo sociale europeo hanno evidenziato una carenza preoccupante di risorse su formazione e lavoro.
Preoccupante perché queste risorse dovrebbero essere destinate ad alcune delle categorie più colpite dalla crisi: giovani, donne, disoccupati, persone con disabilità e persone a rischio di povertà e di esclusione sociale, anche in relazione alla necessaria riqualificazione professionale; tanto più che si tratta di una programmazione lunga, che condizionerà la capacità di intervento dei prossimi 7 anni.
Riteniamo che le risorse vadano destinate in particolare ai lavoratori e al mercato del lavoro, per facilitare l’accesso all’occupazione, migliorando e potenziando la formazione, rafforzando i centri per l’impiego: obiettivi quantomai fondamentali in una situazione come quella che stiamo vivendo e in vista dello sblocco dei licenziamenti.
Per questo è indispensabile un forte impegno della Regione per incrementare il volume di risorse da mettere in campo su queste materie.
In parallelo sarà necessario discutere anche dell’utilizzo delle risorse, altrettanto importanti, del PNRR, ma non confondendo il loro carattere di straordinarietà con la programmazione pluriennale demandata all’FSE.
E’ quindi necessario aprire urgentemente un vero confronto, che entri nel merito e permetta una concertazione più approfondita e consapevole sulle cifre che si intendono impiegare per queste assolute priorità.
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Fonte: cisl.it