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Lavoro. I sindacati incontrano il MInistro Orlando. Sbarra: “Incontro positivo, chiesto un forte richiamo all’applicazione dei diritti fondamentali della persona e del lavoro”

“E’ stato un incontro positivo. Abbiamoprecisato che nella dichiarazione finale ci sia un forte richiamo alctema dell’applicazione dei diritti fondamentali della personanel mondo del lavoro”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra uscendo dall’incontro con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando sul G 20 che si terrà a Catania il 23 giugno. “Deve essere chiaro – ha detto il leader della Cisl – che dalla pandemia si esce attraverso un nuovo modello sociale di sviluppo che metta al centro il valore, la qualità e la stabilità del lavoro. Tutte le risorse non possono che avere come obiettivo l’incremento dell’occupazione netta. Bisogna investire sul lavoro e sulle persone”, ha detto ribadito ricordando l’importanza dell’investimento sulle competenze e sulla formazione”.

Nel ricordare poi che “i segnali di ripresa economica sono ancora timidi e disomogenei” e che quindi “è necessario concludere la riforma degli ammortizzatori sociali prima dello sblocco dei licenziamenti” il leader della Cisl ha confermato che i sindacati chiedono al Governo di prorogare il blocco dei licenziamenti fino a ottobre per tutte le aziende. “Per noi l’obiettivo – ha detto – è zero esuberi e zero licenziamenti. Continuiamo a sollecitare il governo ad aprire un confronto con il sindacato, con le parti sociali per agevolare una proroga, una continuita’ del blocco licenziamenti almeno fino alla fine di ottobre. Chiediamo questo – spiega – per due motivi: da un lato serve ancora un pò di tempo per cambiare e riformare il sistema degli ammortizzatori sociali, avviare le politiche attive, finanziare il piano nazionale sulla formazione. Il secondo tema è dare maggiore profondità e consistenza agli investimenti pubblici e privati”. Secondo Sbarra “i timidi segnali di ripresa economica che si stanno avvinando sono ancora deboli e disomogenei tra settori e aree geografica: occorre consolidare e rafforzare la ripresa economica e per questo diciamo che l’obiettivo per noi resta zero esuberi e zero licenziamenti. Più che sbloccare i licenziamenti, il governo pensi a sbloccare gli investimenti e a rilanciare una visione strategica per la crescita lo sviluppo e il lavoro”, aggiunge il leader della Cisl.
“Ecco perche’ – dice ancora – tutte le risorse che il Paese e l’Europa è impegnata a investire nei prossimi 5-6 anni non possono non avere come obiettivo l’incremento dell’occupazione netta soprattutto per giovani, donne e alcune aree geografiche e territoriali”. La Cisl ha anche “puntualizzato che nella dichiarazione ci deve essere un forte richiamo agli impegni per il lavoro digitale, smart working, e tutta questa regolazione va riportata nel perimetro delle buone relazioni sindacali e contrattuali. Vediamo un eccesso di regolamentazione legislativa che rischia di indebolire le tutele e i diritti delle persone”. Ci deve inoltre essere “un forte richiamo al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve un grande riconoscimento all’investimento sul tema della formazione, delle competenze delle politiche attive perché solo in questo modo riusciamo a governare il disallineamento che molte volte registriamo tra domanda e offerta di lavoro. Investire sulle persone e sul lavoro significa cerare una condizione di piena occupazione”, ha concluso.

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Fonte: cisl.it

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