“Vogliamo che sia fatta chiarezza sul percorso che stiamo facendo per rilanciare il Porto Canale di Cagliari: vogliamo capire a che punto siamo, cosa manca e chi deve fare cosa e soprattutto che si acceleri”. Lo dichiarano Andrea Cuccello, Segretario confederale Cisl, e Maurizio Diamante, Segretario nazionale Fit-Cisl, a valle dell’incontro di oggi in sede Ministeriale per il futuro dell’infrastruttura e dei suoi lavoratori.
Proseguono Cuccello e Diamante “L’incontro di oggi è positivo perché si è svolto dopo un periodo di rallentamento della vertenza, anche a causa del cambio di Governo. Ora però non possiamo perdere altro tempo: le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto ad uscire dall’incertezza sul loro futuro.
Ad oggi, come è emerso anche dalla riunione, persistono luci e ombre. Tra le prime annoveriamo sicuramente i lavori di ripristino della società uscente, che contribuiscono a rendere il porto più attrattivo per gli investitori, e infatti Qterminals si è fatta avanti e altre società molto probabilmente la seguiranno. Persistono tuttavia problematiche urgenti, come ad esempio il fatto che, dopo ben tre anni che ne parliamo, la Zona economica speciale non è stata ancora istituita, eppure è indispensabile per gli investitori”. “È altrettanto cruciale – concludono Cuccello e Diamante – che si costruisca una norma che consenta di dare continuità professionale e di reddito, oltre che un’adeguata formazione, ai portuali finiti nelle maglie della Naspi e che da tempo vivono nell’incertezza di una agenzia, da costruire sulla scorta di quanto avviene già presso il porto di Gioia Tauro e Taranto, che agenzia ancora non è”.
Continua a leggere qui
Fonte: cisl.it