Parrucchieri ed estetisti artigiani, 5 anni senza rinnovo contrattuale e con salari fermi

Prosegue la nostra rassegna dei contratti collettivi scaduti e non rinnovati da molti anni. Oggi analizzeremo il caso del CCNL artigiano Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere.

Questo contratto è stato rinnovato per l’ultima volta l’8 settembre 2014 ed è scaduto il 30 giugno 2016.

Un rinnovo, quello siglato nel 2014 da Confartigianato e le altre Organizzazioni nazionali dell’artigianato hanno sottoscritto con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs, che – come sottolinea Confartigianato Vicenza – aveva portato ad erogare l’ultima tranche di aumento con la busta paga di giugno 2016. Dopodichè le lavoratrici e i lavoratori non hanno ricevuto aumenti per 5 anni esatti.

Sì perchè nel frattempo le parti sociali non hanno prodotto alcun altro accordo di rinnovo lasciando a bocca asciutta centinaia di migliaia di parrucchieri, estetisti, tatuatori, ecc. che continuano a restare fermi con tabelle retributive di 5 anni fa, ulteriormente assottigliate dalle ore di cassa integrazione Covid fatte tutta la fase della pandemia (che è l’80% del salario).

Tabelle retributive tra le più basse d’Italia dove il lavoratore inquadrato al livello dell’operario con qualifica prende appena 1.209 euro lordi al mese.

Per visualizzare l’ultimo accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Acconciatura Estetica del 2014 clicca qui.

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