Il Decreto Sostegni 3 entrato in vigore il 30 giugno ha tagliato il contributo a fondo perduto previsto a favore dei titolari di partita Iva con ricavi superiori ai 10 milioni di euro e fino a 15 milioni di euro che era stato previsto dal decreto Sostegni bis.
Secondo Il Sole 24 Ore in edicola oggi la mossa del Governo andrebbe proprio nella direzione chiara di mandare ‘in soffitta’ la stagione del fondo perduto per le partite Iva danneggiate della crisi. Vedremo se sarà effettimente così nei prossimi mesi e dai provvedimenti legislativi che interverranno.
Ad oggi ecco quanto si legge sul quotidiano economico:
“Sembra quindi avviarsi a conclusione la stagione del contributo a fondo perduto a favore degli operatori danneggiati dall’emergenza pandemica: infatti, con la pubblicazione del provvedimento delle Entrate dello scorso 2 luglio, che stabilisce le modalità di presentazione dell’istanza per richiedere il contributo alternativo (o aggiuntivo) disciplinato dai commi 5 e seguenti dell’articolo 1 del decreto Sostegni-bis, rimangono da definire soltanto le regole del contributo sul risultato di gestione, anch’esso destinato ai soggetti con ricavi o compensi fino a 10 milioni di euro. Nessun contributo quindi è previsto per gli operatori economici di dimensioni più grandi, nonostante anch’essi abbiano subito perdite rilevanti a causa della pandemia. Si pensi ad esempio ai settori della cultura e dello spettacolo, che – allo stato dei fatti – rimangono completamente scoperti”.
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