“Dal Rapporto annuale dell’Inps emergono sia l’efficacia delle misure emergenziali nel tutelare le persone colpite dalle restrizioni e dal calo di attività legate al covid, sia il grande lavoro svolto dall’istituto nell’implementare le misure stesse: il numero delle prestazioni erogate durante la lunga fase di emergenza è infatti impressionante”. E’ quanto sottolinea il Segretario Confederale della Cisl Giorgio Graziani. “I dati del rapporto dell’Inps hanno due facce: impressionante e’ il calo degli occupati del 2,8% nel corso del 2020, la riduzione delle ore lavorate del 7,7%, così come il calo di reddito di chi non ha perso il lavoro ma ha subito una brusca riduzione dell’attività. La dimostrazione evidente che purtroppo non siamo affatto fuori dalla crisi. Siamo molto preoccupati dalle prime situazioni di aziende che, uscite il 30 giugno dal blocco generalizzato dei licenziamenti, hanno manifestato l’intenzione di licenziare o, peggio, di chiudere l’attività: vanno subito attivati tavoli di crisi per verificare la reale percorribilità di alternative. E soprattutto non dobbiamo farci trovare impreparati da situazioni come queste né dalla prossima scadenza del 31 ottobre: va finalmente chiuso il cantiere delle riforme degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive per poter disporre di sistemi più inclusivi, anche nei confronti delle piccole aziende che devono poter utilizzare strumenti adeguati e sostenibili finanziariamente per poter tutelare i propri dipendenti, nonché di percorsi di politiche attive che possano prendere in carico i lavoratori dal primo giorno di disoccupazione per riqualificarli”.
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Fonte: cisl.it