“E’ legittima la gioia, la soddisfazione e la grande voglia di unità del popolo italiano per la vittoria della Nazionale, come ha detto ieri il nostro Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ma ora bisogna vincere la partita del lavoro, unire il paese con gli investimenti, la crescita, le infrastrutture, i servizi pubblici”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, concludendo a Roma il Consiglio Generale della Flaei Cisl.
“Abbiamo una occasione storica, grazie alle ingenti risorse stanziate dall’Europa, per affrontare con determinazione il tema dei ritardi gravi del Mezzogiorno, costruire occasioni di lavoro stabile per i giovani e le donne, occuparci del divario infrastrutturale, delle disfunzioni della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici, a cominciare dalla sanità pubblica. Questa è ora la sfida che il paese deve vincere con la stessa coesione, lo stesso spirito positivo, la stessa capacità di fare squadra con cui affrontiamo le grandi kermesse sportive”.
Sbarra ha aggiunto che “bisogna far rispettare l’avviso comune che impegna tutte le aziende a utilizzare tutti gli strumenti di flessibilità e ammortizzatori prima di avviare qualsiasi processo di risoluzione dei rapporti di lavoro. “I casi recenti di alcune aziende che si muovono in totale spregio degli affidamenti che ci siamo dati sono assolutamente da sanzionare. Giovedì lo diremo con grande determinazione al tavolo convocato sulla vicenda della multinazionale Gkn. Bisogna trovare una soluzione a questa vertenza per evitare la delocalizzazione. Il lavoro e la dignità delle persone vengono prima di ogni logica del profitto. Allo stesso Governo diciamo che deve attivare subito a Palazzo Chigi il tavolo concertato che abbiamo istituito sulle crisi aziendali per riportare queste realtà sul giusto tracciato, altrimenti la tensione tornerà ad alzarsi. E la mobilitazione del lavoro di certo non mancherà”. Sbarra ha ribadito oggi che l’articolo 177 del Codice degli appalti va abrogato senza se e senza ma.
“La Cisl è vicina alla Flaei, e non farà mancare il suo apporto in una mobilitazione che coinvolge oltre 150mila persone. Sono lavoratori dalle alte professionalità che rischiano di perdere il posto a causa di una norma senza senso, che obbliga le aziende concessionarie di esternalizzare l’80% delle attività. Non è così che si fa sviluppo. Lo diciamo con forza e determinazione al Governo. Con l’articolo 177 si desertificano competenze e si polverizza un sistema industriale che vive dove c’è lavoro di qualità. Disarticolare servizi essenziali come l’elettrico, il gas e la gestione dei rifiuti, è l’esatto opposto di quello che serve al Paese”, ha concluso Sbarra.
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Fonte: cisl.it