Una vera e propria ‘rivoluzione’ nelle procedure che portano i pagamenti della cassa integrazione artigiani. E’ l’annuncio fatto ieri da FSBA il fondo degli artigiani che eroga la cassa integrazione, che con un post su Facebook ha fatto sapere che i pagamenti che attendono i lavoratori in cassa integrazione per i prossimi mesi saranno più celeri.
“Le future richieste di fabbisogno e di materiale conferimento – si legge – potrebbero essere realizzate dal Fondo, e riscontrate dal Ministero con una sollecita erogazione, con una tempistica più breve. Magari di mese in mese, come le lavoratrici ed i lavoratori meriterebbero a pieno titolo”.
Insomma una sorta di pagamento a ‘pronto cassa’ che accorcerebbe di gran lunga i tempi di liquidazione delle pratiche che consulenti e aziende caricano meticolosamente ad ogni scadenza sulla piattaforma Sinaweb.
L’idea è che il Ministero del Lavoro si limiti ad emanare i decreti con la procedura già prevista per ogni decretazione – che negli ultimi tempi ha mostrato un’importante accelerazione se si pensa che la Corte dei Conti, che pochissimi giorni fa ha ‘bollinato’ i decreti sull’assegnazione delle risorse in poco più di 10 giorni lavorativi – e che il fondo invii la richiesta di fabbisogno al quale poi il Ministero dà celermente riscontro pagando.
Il tutto non proprio da realizzarsi entro fine luglio. Entro la fine di questo mese infatti arriveranno i pagamenti delle mensilità di maggio, aprile, e via via i mesi addietro rendicontati in ritardo (o in maniera errata) e non pagati, per un totale – precisa il Fondo – “di più di 207 milioni sui due diversi filoni di finanziamento”.
Più probabile che la nuova annunciata svolta, nei fatti una ‘rivoluzione’ se si pensa che da quando è stata avviata la decretazione Covid sono trascorsi anche 3/4 mesi tra un pagamento e l’altro, si realizzi con i pagamenti delle mensilità da giugno in poi. Anche se – va detto – avrà un effetto limitato nel tempo visto che il Ministero del Lavoro interviene solo per la cassa integrazione con causale Covid, che per l’artigianato è prevista per 28 settimane da utilizzarsi entro il 31 dicembre al massimo.
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