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Edilizia. Mondiali in Qatar: Campagna del sindacato per le condizioni degli edili. Accordo con l’associazione dei calciatori”

A 16 mesi dall’inizio dei Mondiali di Calcio in Qatar, si rafforzano le azioni della Bwi (sindacato internazionale delle costruzioni) per i diritti dei 16 mila operai edili impegnati nella costruzione di 9 stadi. La Bwi, in particolare, ha presentato questa mattina il report 2021 sulla campagna “Dribbling o goal?”, includendo 12 proposte per garantire la dignità del lavoro verso e oltre la Coppa del Mondo del 2022. Inoltre è stata sottoscritta un accordo comune con la Fifpro, la Federazione internazionale che riunisce le associazioni dei calciatori. “Negli ultimi anni – spiegano i vertici della Bwi – grazie anche al nostro pressing, il Qatar ha compiuto importanti progressi nella legislazione e nella regolamentazione dei diritti dei lavoratori migranti, sotto la supervisione del Comitato Supremo costituito ad hoc. Tra i successi più rilevanti ci sono l’istituzione dei Forum sul benessere dei lavoratori, le ispezioni congiunte per la salute e la sicurezza, l’abolizione della famigerata Kafala, con la quale il lavoratore diventava letteralmente di proprietà del datore di lavoro. Le nostre proposte mirano soprattutto a estendere le ispezioni a tutti i cantieri, non solo a quelli degli stadi, a rafforzare il welfare e la rappresentanza dei lavoratori, al reclutamento responsabile, e in generale a garantire la dignità, i diritti, la sicurezza dei lavoratori migranti che lavorano in Qatar. Nonostante i progressi ottenuti queste persone affrontano quotidianamente ancora molte difficoltà e non godono del pieno esercizio dei loro diritti fondamentali”. “Grazie anche alla partnership con la Fifpro – dichiara Claudio Sottile, responsabile delle politiche internazionali della Filca-Cisl – ora possiamo contare anche sulla collaborazione dei calciatori di tutto il mondo, che coinvolgeremo in progetti congiunti per garantire che i principali eventi calcistici tutelino i diritti fondamentali dei lavoratori dentro e fuori dal campo”. I lavoratori in questione provengono principalmente da Nepal, India, Filippine, Bangladesh, Indonesia. La Bwi rappresenta 351 sindacati in 127 paesi nei settori dell’edilizia, dei materiali da costruzione, del legno, delle foreste e affini.

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Fonte: cisl.it

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