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Puglia. Chiude il Centro Dialisi di Torricella (Ta). Pazienti allo sbando. La Cisl Fp chiede l’intervento della Asl Ta, del Prefetto e del Comune

Chiude dal 1° agosto il Centro Dialisi SS Medici SS Medici di Torricella gestito dalla società NEPRHOCARE Spa. A darne notizia ai lavoratori è stato direttamente l’Ufficio personale con una mail in cui giustifica il provvedimento per motivi “economici produttivi”.

“Ancora una volta, dunque, assistiamo ad una deriva del sistema sanitario che non pone al centro la salute o il paziente, ma l’economia e la produzione, ignorando i bisogni di chi soffre e le esigenze sociali di una intera comunità” dichiarano Flavia Ciracì   e   Massimo Ferri, rispettivamente Resp. Territoriale Sanità Privata Cisl e Segretario Generale Cisl Fp Taranto Brindisi in una nota congiunta osservando che     “In un quadro normale di relazioni, anche umane, ci si sarebbe aspettato che la società si fosse confrontata prioritariamente e pubblicamente con i responsabili istituzionali del territorio, della sanità e di chi rappresenta i lavoratori.  Sarebbe stato utile rappresentare le problematiche e cercare le soluzioni possibili con tutti i protagonisti, dipendenti compresi, ma così non è stato” osservano.               .

“Si respira una brutta aria nel nostro paese, dove sembra prevalere un atteggiamento di supponente arroganza, di impunità per l’assunzione di provvedimenti che arrecano pregiudizio alle fasce più deboli e bisognose, che tende a far apparire normale licenziare con un whatsapp o chiudere con una fredda mail un centro che assicura prestazioni sanitarie che, come in questo caso, salvano la vita ai dializzati.

In questo processo anche i lavoratori diventano vittime, privati dei più elementari diritti di informazione e di confronto, destinati anch’essi ad essere trasferiti a decine di Km.

Riteniamo essere un dovere morale opporsi ad iniziative che mortificano le comunità, i cittadini, i pazienti, oltre che i dipendenti.    

Invitiamo i responsabili istituzionali, Comune di Torricella e Prefetto compresi, la Asl di Taranto e l’azienda che gestisce il servizio ad incontrare con immediatezza le OO.SS., non escludendo soluzioni che possano affidare il servizio a chi è in grado di garantirne la continuità nel medesimo territorio.

Se trovano, anche in questa circostanza, conferma di come sia iniqua la spesa sanitaria nel nostro paese che vede penalizzato il Mezzogiorno, dove le risorse continuano a non essere sufficienti a differenza di aree geografiche storicamente più fortunate, come Cisl Fp siamo determinati a proseguire con determinazione quella che riteniamo essere una battaglia di civiltà! concludono Ciraci e Ferri.                                                               

                    

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Fonte: cisl.it

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