“Non dimentichiamoci dei 100 lavoratori Bekaert che sono ancora senza lavoro. Non possiamo abbandonarli in mezzo alla strada, non dobbiamo lasciarli senza speranza. Domani incontreremo l’advisor Sernet per conoscere le novità su questo fronte.” A dirlo è il segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, che vuole richiamare l’attenzione sul dramma occupazionale innescato nel giugno 2018 dall’annuncio della multinazionale belga di voler chiudere lo stabilimento di Figline Valdarno.
“Con lo sblocco dei licenziamenti – dice Beccastrini – c’è il rischio del moltiplicarsi delle vertenze e che ci troviamo davanti a tanti nuovi esuberi, ma non per questo possiamo dimenticarci di chi da tre anni vive nell’incertezza, alternando speranze, finora deluse, e momenti di scoramento. Grazie anche all’impegno del sindacato siamo riusciti a far ricollocare una parte dei 318 dipendenti ex Bekaert, ma ce ne sono ancora tanti e non possiamo dimenticarli.”
Per questo la Fim ha organizzato per domani, venerdì 23 Luglio, un faccia a faccia con Alberto Sportoletti di Sernet, l’advisor incaricato di cercare soggetti interessati alla riconversione e reindustrializzazione dello stabilimento ex Pirelli.
“Da questo incontro – spiega Beccastrini – vogliamo sapere soprattutto due cose: se sono maturate nuove possibilità di ricollocazione per i 100 lavoratori rimasti e se ci sono novità sull’area, con manifestazioni di interesse da parte di soggetti produttivi.”
All’incontro, in programma alle ore 14,30 nell’auditorium della Cisl Toscana (via B. Dei 2/a, a Firenze) parteciperanno anche il segretario generale nazionale della Fim Roberto Benaglia, il consigliere politico della Regione per le crisi aziendali Valerio Fabiani, il vicepresidente di Confindustria Firenze Paolo Sorrentino, il segretario generale della Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi e i segretari della Fim toscana, Alessandro Beccastrini e fiorentina, Flavia Capilli.
La presenza di Benaglia sarà ovviamente anche l’occasione per fare il punto sulla nuova pesantissima vertenza che si è aperta sul territorio fiorentino, quella della Gkn di Campi Bisenzio e capire le azioni che i sindacati metalmeccanici nazionali intendono mettere in campo per fronteggiare lo strapotere delle multinazionali e l’ondata di chiusure e delocalizzazioni che si stanno profilando dal Nord al Sud d’Italia.
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Fonte: cisl.it