CnhI non venderà i trattori ai cinesi; anzi, investirà su Modena, considerata sempre più centrale nella sua strategia globale per le macchine agricole.
Buone notizie per i circa 1.600 lavoratori modenesi di Case New Holland Industrial distribuiti tra lo stabilimento di via Pico della Mirandola (produzione) e quello di S. Matteo (magazzino, ricambi, progettazione e sviluppo). Le ha comunicate l’azienda ai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic e Aqcf.
«CnhI ha ribadito che a Modena ci sono tutte le condizioni necessarie per investire e un contesto territoriale favorevole – riferisce il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – L’azienda ha confermato il processo di riorganizzazione 2020-2024, annunciando stabilizzazioni degli interinali e future assunzioni. Si tratta di conferme positive, perché prima la pandemia e successivamente le notizie sulla trattativa con il colosso cinese dell’automotive Faw avevano creato qualche preoccupazione tra i lavoratori CnhI.
Per questo – prosegue Uriti – avevamo chiesto da tempo un colloquio con l’azienda, il cui esito possiamo considerare più che incoraggiante. Ora si tratta di verificare nel tempo il rispetto degli impegni assunti, sia sugli investimenti che sui posti di lavoro e le relative condizioni. L’azienda sa che non le faremo sconti, ma le buone relazioni sindacali costruite negli anni – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – ci inducono a un cauto ottimismo sul futuro dei due stabilimenti modenesi di CnhI e delle 1.600 persone che ci lavorano».
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Fonte: cisl.it