“L’ ambasciata degli Emirati arabi uniti ha offerto la propria disponibilità per la prossima settimana ad un incontro anche in una sede sindacale dopo aver visionato i documenti e le istanze che noi avevamo già mandato in precedenza via Pec”. Lo ha dichiarato la Fit Cisl, al termine della manifestazione tenutasi davanti alla rappresentanza diplomatica sulla vicenda della Emirates, compagnia di bandiera dello Stato nella Penisola arabica. Il sit-in delle lavoratrici e dei lavoratori davanti all’ambasciata è stato organizzato in concomitanza con l’odierno sciopero di quattro ore (dalle 10 alle 14).
“C’è stata – ha continuato la Fit Cisl – un’ottima partecipazione del personale alla manifestazione, nonostante i disagi dovuti all’interruzione e alla ripresa del lavoro, con il concomitante spostamento da Fiumicino a Roma per il sit-in”.
La Fit Cisl ha ricordato che “Emirates è una delle aziende più profittevoli nel panorama del trasporto aereo mondiale, ma in Italia ha unilateralmente avviato una procedura di cessione di ramo d’azienda con dichiarazione di esuberi e contestuale trasferimento della sede da Roma a Milano. L’azienda, pur utilizzando incentivi e ammortizzatori sociali, ha deciso di ridimensionare l’attività attraverso chiusure e cessione di attività, adducendo motivazioni palesemente in contrasto con la situazione attuale del vettore”.
La Fit-Cisl ha aggiunto: “È quanto mai opinabile che il vettore degli Emirati Arabi Uniti riduca il personale alle soglie dell’inizio dell’Expo, che si terrà a Dubai da ottobre 2021 a marzo 2022. Per queste ragioni, a fronte delle disponibilità offerta dalla sede diplomatica nel valutare la vicenda, la Fit-Cisl auspica che l’incontro possa svolgersi quanto prima in modo proficuo per dare le giuste risposte alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti in questa vicenda”.
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Fonte: cisl.it