Giovanni Cafagna, presidente dell’Associazione nazionale lavoratori stagionali (ANLS) ha rilasciato un’intervista alla redazione di TuttoLavoro24.it, nel corso della quale ha espresso la propria opinione sulla proposta di rendere obbligatoria la vaccinazione per tutti i lavoratori che operano a stretto contatto con la clientela, norma che interesserebbe – dunque – la maggior parte degli impiegati nel settore turistico. L’ANLS, di cui Cafagna è anche fondatore, è associazione che si impegna nell’organizzazione, rappresentanza e tutela dei lavoratori stagionali di tutta Italia.
Presidente Cafagna, ritiene adeguata la proposta di Federalberghi di introdurre una norma che consenta di mettere in aspettativa i no vax senza retribuzione sulla scia di quanto proposto anche da Confindustria?
“La normativa prevede effettivamente la possibilità – in casi di pubblica sicurezza – di sospendere i lavoratori che rifiutano di sottoporsi ai trattamenti medici adeguati, e di recente in un paio di sentenze i giudici si sono espressi a favore delle aziende che avevano sospeso alcuni dipendenti appellandosi a questa norma. Io personalmente non sono d’accordo con tale decisione. E’ vero che c’è in un’emergenza sanitaria, ma sappiamo che il rischio di mortalità riguarda quasi esclusivamente gli over 60. Personalmente io mi sono vaccinato, quindi non sono assolutamente no vax, anzi. Il vaccino contro il Covid-19 è ancora alla fase tre di sperimentazione, quindi non conosciamo ancora i danni che potrebbe provocare nel lungo termine“.
Sia Confindustria che il ministro del Lavoro Andrea Orlando hanno anticipato che la decisione circa l’obbligatorietà dei vaccini non sarà unilaterale, ma ci sarà un coinvolgimento del sindacato. Che tipo di contributo crede possano dare i sindacati?
“È certamente opportuno che anche i sindacati vengano coinvolti nelle scelte che riguardano la tutela della salute e della libertà dei lavoratori. Vedremo però quali saranno le posizioni che Cgil, Cisl e Uil assumeranno al momento del confronto con Confindustria e con il governo“.
Qual è la posizione dell’ANLS rispetto all’obbligo vaccinale per i lavoratori?
“Siamo contrari all’imposizione dell’obbligo vaccinale. Oggi ho letto che sembrerebbe che vogliano farlo partire dal 20 di agosto… in questo modo si dimostra che non si ha la minima idea di cosa significhi lavorare ad agosto. Ma lei se lo immagina il 20 agosto tutti a vaccinarsi? Che poi non l’ha fatto nessuno perchè la maggior parte dei lavoratori stagionali – i quali hanno cominciato a lavorare a partire da maggio in concomitanza con l’inizio della stagione turistica – non ha ancora avuto la possibilità di vaccinarsi, quindi le aziende, già sotto organico, rischierebbero di ritrovarsi senza dipendenti, anche perché il Green Pass non viene rilasciato immediatamente al momento dell’inoculazione della prima dose. Non è fattibile in questo momento far vaccinare i dipendenti che stanno facendo la stagione turistica e quindi lavorano negli alberghi e nei ristoranti che sono quelli che sono a contatto coi clienti”.
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