“Vogliamo il rinnovo di un contratto definito in tutte le sue parti: quella delle relazioni sindacali, quella normativa e, infine, quella economica. Rispetto al passato è importante coordinare la discussione sul rinnovo consapevoli che la parte economica deve tener conto delle scelte che faremo sulla parte normativa”. Questo il commento di Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vigili del Fuoco al termine della riunione di oggi sul rinnovo del contratto di lavoro del personale non dirigente e direttivo e dirigente del comparto dei Vigili del Fuoco e del soccorso pubblico.
“Le relazioni sindacali – spiegano i sindacati – dovranno essere improntate su un rinnovato valore del confronto tra le parti, aumentando la democrazia e la partecipazione delle rappresentanze sindacali. Indispensabile ristabilire la titolarità esclusiva del contratto di lavoro nel riconoscere il trattamento economico del personale sul quale l’attuale l’amministrazione, certamente non deciderà più, come in passato, in maniera unilaterale. Nel contratto dobbiamo fornire strumenti per prevenire il fenomeno dello stress correlato e rendere esigibile l’applicazione dello whistleblowing, ad esempio con comitati paritetici che possano fare analisi, studi di fattibilità e proposte al fine di migliorare il benessere organizzativo sui posti di lavoro. Dobbiamo inoltre rafforzare la contrattazione decentrata e il ruolo del dirigente sindacale in ogni sede di servizio”.
Nella parte normativa, proseguono Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vigili del Fuoco, “dobbiamo rafforzare e regolamentare aspetti importanti come i diritti di cittadinanza evoluti nel tempo: le unioni civili, la parità di genere, le ferie solidali, i congedi per le donne vittime di violenza e per la genitorialità. Inoltre, il sindacato è impegnato nella trattativa contrattuale a portare avanti rivendicazioni fondamentali per una professione altamente specifica, come quella dei vigili del fuoco, e pertanto rivendicheremo con forza il tema del patrocinio per la tutela legale, della copertura assicurativa Inail, senza venir meno ad alcun beneficio attualmente riconosciuto, i scatti su base stipendiale per il calcolo della pensione e della previdenza complementare, che dovrà essere esigibile dal primo gennaio 2022 anche per i lavoratori di questo comparto”.
Capitoli, continuano sindacati, “che affronteremo guardando alla parte economica del contratto, perché deve esserci uno sguardo complessivo al risultato finale. Voler discutere oggi di quanto spendiamo sul salario fondamentale e quanto sull’accessorio non è sufficiente se non si risolvono anche altri problemi dei lavoratori. Dobbiamo verificare se le risorse economiche appostate dal Governo siano sufficienti per consentire gli adeguamenti tabellari, la modifica degli istituti previsti, la conferma della maggiorazione dell’indennità di rischio e il riconoscimento della specificità per il personale da 7 a 14 anni, la revisione del sistema indennitario e per regolamentare la retribuzione del lavoro straordinario. Serve pertanto proseguire in modo serrato per il tempo necessario il confronto con il Governo e ottenere il massimo delle rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma unitaria”, concludono Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vigili del Fuoco.
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Fonte: cisl.it