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GKN. De Palma- Calosi (Fiom): azienda ritiri i licenziamenti, i metalmeccanici non sono in vendita. Premier Draghi apra tavolo

“La GKN ha confermato che intende mantenere la procedura di licenziamento provando a dividere le istituzioni, i sindacati ed i lavoratori e aprendo ad una sorta di ‘mercanteggiamento’.
Non tutto si può comprare e vendere: non ha prezzo un intero territorio che sta difendendo lo stabilimento GKN e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi quelli dell’indotto.
Nutriamo dubbi sulla correttezza della procedura di licenziamento aperta dall’azienda e pertanto, come Fiom, abbiamo presentato ricorso al Tribunale di Firenze. La cassa integrazione per cessazione di attività non è lo strumento adatto ad uno stabilimento che è nelle condizioni continuare a produrre.

La legge permette di utilizzare altri strumenti a costo zero per l’azienda: è disponibile la cassa integrazione speciale per 13 settimane per evitare situazioni di ricatto per le lavoratrici e i lavoratori. Il confronto si potrà avviare solo quando sarà ritirata la procedura di licenziamento.  Non trattiamo sotto il ricatto di un interlocutore che vuol decidere a che tavolo trattare e su quali argomenti e non discuteremo di mitigazione dell’impatto sociale, non lo abbiamo mai fatto e non lo faremo stavolta.

Non staremo fermi, utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per evitare questo atto irricevibile da parte della GKN.
La Regione Toscana ha parlato di strumenti straordinari. Il Governo deve mettere in campo strumenti straordinari per governare la transizione industriale nel settore automotive fermando i licenziamenti.

Occorre che il Governo coinvolga le aziende per cui GKN di Campi Bisenzio produce, Volkswagen e Stellantis, per salvaguardare la componentistica ed i lavoratori di tutta la filiera in Italia.
Il fondo ed il management stanno licenziando i lavoratori e sfidando l’intero nostro Paese a partire dai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. È necessario che dinnanzi all’attacco agli interessi del Paese, il Presidente del Consiglio apra il tavolo a Palazzo Chigi come previsto dal monitoraggio nell’avviso comune”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze  

Ufficio stampa Fiom-Cgil

Roma, 4 agosto 2021

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Fonte: fiom-cgil.it

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