Alcuni giorni fa il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha consegnato alle parti sociali un documento contenente le linee guida per la riforma degli ammortizzatori sociali. Si tratta di una posizione politica più che un documento tecnico.
Segno che l’articolato noin è ancora stato messo a punto e che si è ancora in una fase di costruzione del consenso innanzitutto politico e poi sindacale intorno ad una proposta che dovrebbe rivedere i cd. Ammortizzatori sociali sia in costanza di rapporto (cig, assegno ordinario) sia in caso di cessazione del rapporto (NASPI e DIS-COLL).
E proprio su quest’ultimo fronte che dedichiamo il focus di oggi: i trattamenti di disoccupazione che il Ministro del Lavoro propone di mettere in campo.
La bozza si propone di intervenire sostanzialmente su due piani: l’alleggerimento dei requisiti soggettivi e il potenziamento del sussidio economico.
Riforma NASPI 2021: requisiti ridotti?
Sul primo versante il documento non si sofferma nei dettagli ma si limita a dire che “con riferimento alla NASPI, i requisiti di accesso vengono resi meno rigidi”. Possibile – ma per ora è solo un ipotesi – che verrà confermata anche a partire dal 2022 l’attuale impianto, disegnato dalle modifiche del Decreto Sostegni di marzo, che prevede il venire meno (fino alla fine del 2021) il requisito delle 30 giornate per accedere alla NASPI.
Nuova NASPI 2021: decalage posticipato
”Mentre, sul versante del quantum (cioè dell’importo, ndr), si posticipa la decorrenza del décalage e si introduce un trattamento di maggior favore per quei lavoratori che in ragione dell’età hanno maggiore difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro“.
La proposta, anche qui, non sembra avere nulla di innovativo: si vuole far decorrere più in avanti (e non come oggi dal 4° mese) il meccanismo che abbatte mensilmente l’importo dell’indennità del 3%, in modo da conservare – un po’ più a lungo – importi più alti. Come peraltro previsto dal Decreto Sostegni bis di con decorrenza dal mese di giugno (fino al 31 dicembre 2021) e finora non applicato dall’Inps.
Nuova NASPI 2021: novità agricoli
Secondo quanto prevede il documento la NASPI verrebbe estesa “ad alcune tipologie di operai agricoli a tempo indeterminato”. Per i braccianti resterebbe il sistema della disoccupazione agricola.
Nuova DIS-COLL 2021: le novità
Verrà potenziata anche la DIS-COLL si innalza la durata massima, garantendo un numero di mesi di beneficio pari ai mesi di contribuzione versata; si posticipa anche qui la decorrenza del décalage e sarà riconosciuta la contribuzione figurativa.
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