Dal 1° settembre 2021 scatta l’obbligo di di possedere il Green pass per chi intende prendere treni (alta velocità e lunga percorrenza), aerei, navi, traghetti e aliscafi (fa eccezione quello sullo stretto di Messina e per le isole minori). Diverso è il caso per il traporto pubblico urbano: qui i viaggiatori non sono obbligati al possesso del Green pass, ma sempre a mantenere il distanziamento e usare la mascherina nell’ambito di una capienza che non può superare l’80%.
L’obbligo di Green pass c’è però per i bus interregionali a lunga percorrenza. E con esso il problema dei controlli. A sottolinearlo è il quotidiano Avvenire in edicola oggi su cui si legge:
“ieri il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha annunciato che saranno effettuati controlli a terra, a campione, prima di salire sugli autobus”.
Dunque i controlli avverranno a terra e ‘a campione’. Non ci sarà – come si pensava – un controllore per ogni autobus. “Discuteremo con sindacati e società proprio per capire sul posto di lavoro la sicurezza dei lavoratori, perché purtroppo sappiamo che sono oggetto di reazioni violente”, ha poi aggiunto Giovannini.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegramcliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.