Lo scorso 2 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sicurezza stradale e infrastrutture su proposta del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.
Il provvedimento adotta disposizioni che perseguono anche il fine di favorire gli investimenti per migliorare la mobilità tra le varie regioni e ridurre il divario infrastrutturale esistente, aumentare la sicurezza della circolazione ferroviaria e di quella su strade e autostrade, compresa quella del trasporto pubblico, oltre ad importanti novità inerenti il Codice della Strada.
Il decreto attua il Pnrr nei settori di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Per questo, all’interno del Ministero è prevista l’istituzione di un Centro di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, del quale faranno parte ricercatori ed esperti nelle tecnologie per migliorare dal punto di vista qualitativo le politiche del settore.
Alle Regioni verrà data la possibilità di utilizzare una parte delle risorse erogate dal Governo per immettere sulle strade più mezzi di trasporto pubblico, anche per scongiurare i pericoli della pandemia, che ha evidenziato grossi limiti e difficoltà.
Per quanto riguarda il trasporto aereo si regolamenta la cessione del marchio “Alitalia”, si disciplinano gli indennizzi da riconoscere ai passeggeri a causa della chiusura prevista per il 15 ottobre e si garantiscono, in condizioni di reciprocità, i voli da Milano Linate al Regno Unito fino a ottobre 2022.
Per quanto riguarda il trasporto marittimo si interviene per aumentare la capacità di accosto dei traghetti nello Stretto di Messina. Si velocizza poi l’attuazione del Piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione per rinnovare, rafforzare e digitalizzare il trasporto ferroviario e renderlo più sicuro, migliorando mezzi e strutture esistenti. Un ruolo centrale lo avrà l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), che verrà rafforzata grazie all’ingresso di nuovo personale, stimato al momento in 100 unità.
Al fine di ridurre le divergenze infrastrutturali nel settore dei trasporti tra le Regioni il Ministero procederà a un censimento delle varie infrastrutture, scolastiche, sanitarie, assistenziali, stradali, autostradali, ferroviarie, idriche, portuali, lasciando agli Enti locali territoriali e ad alti soggetti i censimenti di altre infrastrutture. Conclusa questa attività e stabiliti gli interventi prioritari, si potranno utilizzare le risorse a disposizione, che ammontano a 4,6 miliardi per il 2022 e il 2023, mentre per dare vita ai progetti locali è prevista l’istituzione del Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale a cui possono accedere i Comuni e le Unioni di Comuni con meno di 30.000 abitanti.
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Fonte: cisl.it