“‘Ieri c’è stato un primo passo importante per la ripresa del confronto con il Governo. Un incontro positivo, con una piena disponibilità nello stabilire nella condivisione e nella partecipazione una strategia nazionale di contrasto alle tante vittime nei luoghi di lavoro”. Lo ha detto ad Uno Mattina il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra.
“Nel 2020, anno della pandemia, con attività economiche rallentate ed una caduta delle ore lavorate abbiamo registrato quasi 1500 morti sui luoghi di lavoro. Quasi il 30% in più rispetto al 2019, anno senza lockdown. L’Ispettorato nazionale ci indica che su 10 aziende ispezionate 8 sono toccate da violazioni alle norme in materia di salute e sicurezza. Ecco perché dobbiamo darci una prospettiva, una strategia e ieri abbiamo condiviso un primo percorso di misure che entreranno in campo subito: disponibilità del Governo di concerto con le regioni ad intensificare le verifiche, le ispezioni, i controlli nei luoghi di lavoro che significa accelerare le procedure selettive e l’assunzione di 2.300 ispettori. Occorre rafforzare l’esercito delle risorse umane impegnate nel territorio sulle verifiche. Abbiamo condiviso la necessità di un grande investimento su formazione e prevenzione per fare crescere la cultura della sicurezza.
E’ necessario impegnare anche i programmi scolastici su questi temi. Così come dobbiamo costruire una banca dati nazionale per incrociare competenze, esperienze, saperi ed il monitoraggio dei dati, inasprire le sanzioni, arrivando a sospendere le attività economiche produttive e dei servizi nei casi di inadempienze e violazioni alle norme legislative. È partito un confronto importante che proseguirà nei prossimi giorni, cui si aggiungeranno altri momenti di incontro sui tanti dossier che abbiamo aperto: dal Pnrr alle riforme, dal rilancio degli investimenti alla prossima legge di stabilità. Prove tecniche per vero patto sociale”.
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Fonte: cisl.it