“Mancano 16 giorni alla chiusura del passaggio del testimone tra Alitalia e Ita eppure assistiamo increduli a numerosi ritardi, tanto più ingiustificati quanto più il tempo stringe”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, a valle del Consiglio generale della Fit-Cisl Friuli Venezia Giulia.
Prosegue Pellecchia: “Abbiamo appena ricevuto la convocazione annunciata dai Ministeri competenti e ci aspettiamo risposte concrete perché l’attesa eccessiva ha creato notevoli tensioni tra le 10.500 famiglie che dipendono da Alitalia e che non vedono alcuna prospettiva futura. Si sta consumando un dramma sociale, ma le proposte fatte dal sindacato, cioè una protezione delle lavoratrici e dei lavoratori fino al 2025, quando Ita sarà completamente rodata, e la contestuale applicazione di politiche attive del lavoro che consentano a tutti gli interessati di conservare e aggiornare le certificazioni necessarie per mantenere il livello professionale già acquisito e quindi per lavorare, possono contribuire a creare un percorso che darà, quando il mercato del trasporto aereo si riprenderà, uno sbocco occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori che non saranno assorbiti da Ita in prima battuta.
Nel frattempo auspichiamo che si riavvii il negoziato interrotto con Ita nei giorni scorsi, perché una compagnia il cui azionista è lo Stato non può decollare senza un accordo col sindacato”.
Conclude il Segretario generale della Fit-Cisl: “Allo stesso tempo riteniamo che, sul piano commerciale, tutti i passeggeri i cui volo sono stati cancellati vadano riprotetti su Ita, atteso che le persone che hanno acquistato un biglietto hanno diritto al viaggio che hanno pagato”.
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Fonte: cisl.it