“Si è svolto oggi l’incontro convocato dal Mise sul settore automotive con la presenza del Vice Ministro Pichetto Fratin.
L’argomento del tavolo era quello del mercato e di come sostenere la domanda e in apertura il Vice Ministro ha comunicato che gli incentivi previsti sono di fatto esauriti e che al momento non ci sono risorse.
L’assenza degli incentivi, in particolare sull’elettrico, pone ulteriori preoccupazioni sulla tenuta dei volumi della 500 elettrica prodotta a Mirafiori, unico modello elettrico realizzato nel nostro Paese.
Riteniamo che le risorse pubbliche a sostegno della domanda per il ricambio del parco circolante più vecchio d’Europa, debbano però essere ripensate profondamente. E’ un errore spendere soldi pubblici per incentivare l’acquisto di veicoli usati.
Inoltre, nella fase di transizione è necessario invece sostenere le famiglie, in particolare quelle a basso reddito, incentivare l’acquisto di veicoli che utilizzano carburanti alternativi (gpl, metano), veicoli commerciali leggeri e sostenere la filiera della camperistica.
La programmazione degli incentivi deve essere parte di un piano industriale del settore che metta a disposizione strumenti per la salvaguardia dell’occupazione, per accompagnare l’innovazione, anche attraverso ammortizzatori sociali straordinari.
Il settore dell’auto produce il 20% del Pil, occupa 1 milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori ed è volano per l’economia e l’occupazione, non possiamo permettere di metterlo a repentaglio”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale
Uffici stampa Fiom e Cgil nazionali
Roma, 13 ottobre 2021
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Fonte: fiom-cgil.it