Nell’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico, Elica ha fatto passi insufficienti, modificando solo in parte il piano industriale discusso in sede locale.
Più in particolare nella proposta presentata dalla Direzione di Elica, l’allocazione di alcuni modelli di vertical comporterebbe il recupero di appena 20 occupati, mentre altri 15 deriverebbero dalla internalizzazione da una lavorazione oggi fatta in conto terzi nella seconda metà del 2022. Il recupero di ulteriori 20 persone deriverebbe, infine, da una generica crescita del Tesla, altre 20 dal lancio di un nuovo prodotto sempre legato alla linea Tesla nella seconda metà del 2023.
Il sindacato può condividere l’idea di recuperare efficienza e competitività al fine di avere una fabbrica più solida, ma non può condividere il progetto di puro e semplice ridimensionamento.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 19 ottobre 2021
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Fonte: fiom-cgil.it