” In merito alla proroga del Superbonus 110% in manovra, riteniamo che un’eventuale esclusione dall’estensione degli edifici unifamiliari e plurifamiliari non vada solo a danno di un enorme numero di famiglie proprietarie o detentrici di tali immobili (circa 8 mln), ma anche di tantissime piccole imprese artigiane idrauliche o elettriche, le più colpite dalla pandemia, che di fatto verrebbero tagliate fuori dall’opportunità di ripresa delle loro attività solo dopo un anno dall’avvio dello strumento (ricordiamo che la piena operatività del Superbonus è avvenuta solo questa estate con il venir meno del vincolo della conformità urbanistica) in una fase ancora delicata di ripresa economica nel nostro Paese“. Così in una nota congiunta Adiconsum, Ecofuturo, Kioto Club, ANIG hp, Condominio Eco, ARSE,GIGA, ASSIEME. “Peraltro, porre un freno alla riqualificazione energetica di questa tipologia di edifici sarebbe in pieno contrasto con gli stringenti obiettivi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico delle nostre abitazioni, come anche recentemente richiamato dalle raccomandazioni della Commissione europea con l’Energy Efficiency First!” – sottolineano.
“Se debbono necessariamente essere fatte scelte di contenimento dell’impatto finanziario correlate all’adozione del Superbonus 110%, – prosegue la nota – anziché discriminare cittadini e imprese si potrebbe intervenire sul limitare il riconoscimento di questo rilevante ed efficace incentivo solo a soluzioni tecnologiche e interventi che vanno nella direzione di una concreta decarbonizzazione spinta degli edifici, premiando maggiormente le soluzioni più efficienti sia dal punto di vista ecologico che di risparmio degli edifici. Ricordiamo che a livello comunitario gli edifici contribuiscono per il 36% alle emissioni in atmosfera e il 40% dei consumi energetici. Gli interventi implementati grazie a questa norma dureranno i prossimi 15- 20 anni e non possiamo permetterci di installare gratuitamente impianti che continueranno ad utilizzare combustibili fossili! Le associazioni sottoscritte sono disponibili ad un confronto immediato con le Commissioni Parlamentari, le Forze Politiche, i Ministeri per risolvere in positivo questa decisione errata uscita dal Consiglio dei Ministri che ha gettato nell’angoscia migliaia di famiglie ed imprese, oltreché rendendo meno coerente il rapporto tra idee ed azioni sui cambiamenti climatici. Intanto come primo segno di iniziativa ci incontreremo al convegno già organizzato ad Ecomondo/Key Energy Fiera di Rimini per Martedì 26 alle ore 14,30 ed anche online dalla pagina Facebook di Ecofuturo qui il programma https://ecquologia.com/ecofuturo-key-energy-programma-convegni/.Inoltre dalle ore 18,00 alle 20,00 ci incontriamo al fuorisalone organizzato con un aperitivo ad accesso libero ad Ecoarea Better Living, a Rimini, per un incontro informale in cui assumere iniziative di proposta e di informazione comuni. Non cerchiamo polemiche ma soluzioni per il bene del Paese” conclude la nota congiunta. |
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Fonte: cisl.it