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Emilia Romagna. Stop morti sul lavoro: venerdì 29 ottobre sciopero e presidio prefettura Modena

Stop alle morti sul lavoro. Lo chiedono Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil di Modena e Reggio dopo i due infortuni mortali accaduti nella nostra provincia solo nel mese di ottobre e la catena di infortuni (uno mortale) registrati nel mese di agosto.

Per sollecitare provvedimenti i sindacati hanno indetto per dopodomani – venerdì 29 ottobre – uno sciopero generale provinciale di tutte le categorie e tutti i settori (salvo i servizi essenziali interessati dalla legge 146). L’astensione riguarda le ultime due ore lavorative. Venerdì si terrà anche un presidio davanti alla prefettura di Modena a partire dalle ore 16.

«La salute e la sicurezza vengono prima di tutto. A fianco della ripresa economica, deve esserci una ripresa sociale a partire da questi due diritti fondamentali – affermano Manuela Gozzi (segretaria generale Cgil Modena), Domenico Chiatto (segreteria Cisl Emilia Centrale) e Luigi Tollari (segretario Uil Modena e Reggio Emilia) – Basta parole, senza sicurezza non si lavora.

Bisogna affrontare definitivamente questa emergenza nazionale: servono soldi, investimenti, formazione, ma soprattutto bisogna aumentare i controlli e mettere al centro la salute e la dignità delle persone, non il profitto».

Per Cgil Cisl Uil siamo di fronte a una vera e propria emergenza sia a livello nazionale che locale . Nei primi otto mesi del 2021 le denunce di infortuni sul lavoro sono aumentate dell’11,8% rispetto allo stesso periodo del 2020 a livello regionale e del 17% sul territorio modenese, con quasi 9 mila infortuni. I sindacati paventano il rischio che la fretta di far ripartire l’economia si traduca nell’allentamento o mancato rispetto delle norme di sicurezza, con il conseguente aumento di pericoli per i lavoratori.

«Purtroppo la sicurezza è ancora vissuta più come un costo che come la valorizzazione del lavoro e della sua dignità. Invece deve essere una priorità per tutti, dalle aziende agli organi competenti. Riconosciamo il buon lavoro svolto degli organi ispettivi nell’accertamento delle responsabilità – proseguono Gozzi, Chiatto e Tollari – ma le risorse disponibili, umane ed economiche, sono insufficienti. Chiediamo che tutte le parti in causa, comprese le istituzioni e le associazioni di rappresentanza aziendali, si facciano carico della necessità di investimenti e di un cambiamento anche culturale che rimetta al centro la sicurezza e la tutela della salute».

Nel corso del presidio verrà chiesto al prefetto di Modena di ricevere una delegazione sindacale e la convocazione di un tavolo provinciale permanente, con la presenza di istituzioni e amministratori locali, Ispettorato del Lavoro e Inail, associazioni datoriali e sindacati, che ricerchi soluzioni condivise per porre un freno a questa emergenza.

Cgil Cisl e Uil chiederanno anche incontri con i segretari dei partiti politici, con gli amministratori pubblici del territorio, consiglieri regionali e parlamentari modenesi affinché pongano nelle rispettive istituzioni l’attenzione sula salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Fonte: cisl.it

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