“Se ci sono contenuti importanti, merito e risorse a favore di un lavoro di qualità, ben pagato e sicuro, per qualificare anche imprese e settore, patto è anche una bella parola. Un primo passo per un Patto di Cantiere è quello di creare le condizioni per tutelare sempre di più la salute e la sicurezza dei lavoratori, insieme al rinnovo dei contratti collettivi territoriali fermi da anni per contrarietà delle imprese e dello stesso Ccnl, scaduto da mesi”. Così rispondono alla proposta lanciata oggi dal Presidente Buia, durante l’assemblea annuale dell’Ance, i Segretari generali di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Vito Panzarella, Enzo Pelle, Alessandro Genovesi. “A fronte di una crescita a doppia cifra del settore e di previsioni rosee anche per i prossimi anni, grazie ai vari bonus, incentivi e alle stesse risorse del Pnrr destinate a opere pubbliche e riqualificazione – continuano i sindacati – vi sono tutte le condizioni per affrontare le grandi distorsioni ed ingiustizie presenti nei cantieri, a partire dal fatto che siamo il settore che ha il più alto tasso di sotto inquadramento in assoluto (il 76% degli operai con decenni di esperienza sono inquadrati al 1 livello come semplici manovali, contro una media del 26% negli altri settori privati)”. “Servono significativi investimenti su formazione e sicurezza, per rilanciare scuole edili e Cpt e per introdurre sempre più innovazione e sostenibilità nelle stesse professionalità operaie, tecniche ed impiegatizie. Servono infine – concludono Panzarella, Pelle e Genovesi – aumenti salariali importanti per riconoscere il grande contributo che stanno dando i lavoratori oggi e per attrarre più giovani possibili, consapevoli anche della gravosità e fatica del lavoro in cantiere”.
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Fonte: cisl.it