HomeEvidenzaReddito di emergenza, proroga a dicembre 2021: cosa cambia dopo la Manovra?

Reddito di emergenza, proroga a dicembre 2021: cosa cambia dopo la Manovra?


ROMA – Circola ormai da qualche ora il testo ufficiale della bozza della Legge di Bilancio che il Governo approverà a breve nel Consiglio dei Ministri, salvo sorprese dell’ultima ora.

185 articoli. Il Governo interviene su Fisco, Pensioni, Lavoro, Incenvitivi, e anche sugli Ammortizzatori sociali con una riordino della disciplina. C’è il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza con alcune modifiche al testo, ma – e questo TuttoLavoro24.it può confermarlo in via esclusiva avendo potuto visionare il testo – manca una norma specifica per la proroga del Reddito di emergenza. Questo significa che il Rem non sarà prorogato e la rata di settembre 2021 sarà l’ultima? No di certo.

Le reali intenzioni del Governo sulla proroga del Reddito di emergenza e dei Bonus Covid onnicomprensivi sono state formalizzate, nero su bianco, nel Documento Programmatico di Bilancio 2022 diramato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia e Finanze, che anticipa tutte le mosse della Legge di Bilancio il cui iter si avvia in questi giorni e sarà approvata entro fine anno.

Su questo documento, in un capitolo specifico denominato Obiettivi programmatici e previsioni macroeconomiche si legge che:

“Il Governo conferma l’impostazione di fondo della politica di bilancio illustrata nel Programma di Stabilità e su cui il Parlamento ha dato parere favorevole con le risoluzioni approvate il 22 aprile scorso. Le risorse appostate a fine maggio con il decreto legge Sostegni-bis stanno fornendo un adeguato supporto alle persone e ai settori produttivi più danneggiati dalle misure preventive. Ulteriori misure straordinarie di sostegno ai lavoratori e alle imprese colpite dalle conseguenze della pandemia saranno celermente introdotte se ne ricorrerà l’esigenza. Ipotizzando che il grado di restrizione delle attività economiche e sociali legato al Covid-19 si vada via via riducendo, l’intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l’occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019. Si può prevedere che tali condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti”.

In questo passaggio il Governo lascia un’importante traccia sulle prossime eventuali mosse, tra cui anche il Reddito di Emergenza. In poche parole dichiara di essere già pronto, qualora “ne ricorrerà l’esigenza, ad introdurre “celermente nuove misure di sostegno ai lavoratori e alle imprese colpite dalle conseguenze dalla pandemia”. In altri termini il messaggio che si manda è che per il momento nella prima versione della Legge di Bilancio non si prevede di introdurre nuovi aiuti Covid (ecco perchè la bozza che va in Consiglio dei Ministri non prevede il Rem), ma che tuttavia il Governo è pronto ad intervenire con uno o più decreti urgenti in tal senso: è questo il significato che riteniamo debba essere attribuito a quel ‘celermente’ utilizzato nel documento governativo.

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