ROMA – La Manovra approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri interviene anche sulla compatibilità tra cassa integrazione e svolgimento di un’attività lavorativa.
Il nuovo articolato che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere in ESCLUSIVA per i suoi lettori, che nelle prossime settimane sarà al vaglio delle due Camere per l’approvazione definitiva, prevede che il lavoratore che percepisca il trattamento di cassa integrazione può svolgere un’altra attività lavorativa.
Lavorare durante la cassa integrazione: durata superiore ai 6 mesi
Tuttavia, se l’attività di lavoro è di tipo subordinato di durata superiore a sei mesi nonché di lavoro autonomo, egli non avrà diritto non ha diritto al trattamento per le giornate di lavoro effettuate. Resta fermo l’obbligo di comunicare all’Inps quali sono queste giornate.
Salta quindi l’attuale norma che prevede che il lavoratore che svolga attività di lavoro autonomo o subordinato durante il periodo di integrazione salariale “non ha diritto al trattamento per le giornate di lavoro effettuate”.
Lavorare durante la cassa integrazione: durata inferiore ai 6 mesi
Se invece la prestazione di lavoro subordinato a tempo determinato è inferiore a sei mesi, il trattamento di integrazione salariale resta sospeso per l’intera durata del rapporto di lavoro.
In questo ambito non cambia nulla, perchè sostanzialmente la normativa rimane così com’è oggi.
Lavorare durante la cassa integrazione: cosa comuncare a Inps
La legge attuale, del 2015, è molto severa sul punto: il lavoratore decade dal diritto al trattamento di integrazione salariale nel caso in cui non abbia provveduto a dare preventiva comunicazione alla sede territoriale dell’INPS dello svolgimento dell’attività.
Si tratta dell’obbligo di comunicazione che scatta in tutti i casi e a prescindere dalla durata del rapporto di lavoro.
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